PALERMO. Dai lavori per il tram a quelli per il passante ferroviario, dalla realizzazione del parco D’Orléans alla costruzione di una scuola media a Tommaso Natale. Interventi con un unico comune denominatore: sono anche contenziosi aperti sull’ammontare delle indennità di espropriazione. Quello dell’ufficio espropriazioni è solo uno dei molti settori del Comune sommerso dalle cause dei privati che chiedono risarcimenti e riconoscimento di diritti.
Il Comune è seduto su una «polveriera» economica di contenziosi che vale decine e decine di milioni di euro. Il conto esatto non è ancora stato fatto. Ma è stato avviato. Con la ragioneria generale che ha dato incarico a tutti i dirigenti il compitino da svolgere entro ieri («ma questo tipo di termini non sono mai perentori») sull’ammontare economico dei contenziosi in atto e la stima delle cause in cui sicuramente Palazzo delle Aquile sarà sconfitto. Passo necessario al fine di creare ciò che ancora nel bilancio non c’è, ma che le nuove norme sulla contabilità impongono: un fondo rischi, come una qualsiasi società privata.
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