PALERMO. «Sia pure in ritardo di quasi tre anni, finalmente la città di Palermo ha scoperto il grande bluff del sindaco Orlando». Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia. «Che quelle di Orlando nella campagna elettorale del 2012 fossero promesse fatte al vento - aggiunge - lo avevamo detto già allora, ma i palermitani hanno preferito credere alle
mirabolanti parole di quello che è tornato per la quinta volta a Palazzo delle Aquile. I rifiuti? Subito scompariranno dalle strade. Le tasse? Le porteremo al minimo. L'economia? Faremo prodigi per rilanciarla. E via di questo passo. A distanza di quasi tre anni, tutti i cittadini palermitani si sono resi conto del bluff orlandiano».
«I rifiuti continuano ad essere padroni assoluti di ogni angolo della città, - aggiunge - senza che la Rap faccia niente per cercare di rendere più pulita Palermo. Anzi, il suo presidente Sergio Marino snocciola cifre e numeri come se fosse stato messo lì a fare la bella statuina e non a governare un'azienda nata zoppa e che, forse, avrebbe bisogno di dirigenti più capaci e risolutivi. Invece di lamentarsi lanciando accuse a destra e a manca, Marino si sbracci e faccia in modo di far funzionare meglio il carrozzone Rap, magari anche usando il pugno duro contro lavativi, fannulloni e falsi malati. Palermo non merita di essere ridotta ad un immenso immondezzaio soltanto per l'incapacità gestionale di presidente e dirigenti». «Come se non bastasse, - osserva - le tasse comunali sono state portate al massimo storico e ad uno dei livelli più in alto di tutt'Italia senza che venissero erogati servizi degni di questo nome. L'economia cittadina, e soprattutto il commercio, da sempre anima di Palermo, langue in disperata ricerca di un rilancio».
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia