PALERMO. Stamattina ho fatto un'ispezione nei luoghi del violento nubifragio che, nei giorni scorsi, ha colpito i comuni di Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani e Corleone. Dopo quasi due settimane, registro la totale assenza delle Istituzioni. Tra il corleonese e i sicani si è abbattuta una vera e propria calamità alla quale se ne sta aggiungendo un'altra: la calamità di una politica che non riesce a rispondere prontamente alle emergenze». Lo dice il deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli. «La situazione - aggiunge - è drammatica e, in queste ore di violente piogge, lo diventa sempre più: strade di comunicazione franate, ponti crollati e famiglie evacuate a Bisacquino e Corleone, coltivazioni allagate, seminativi trasformati in laghi, con gli agricoltori, già in affanno, pronti a subire il colpo di grazia». «Occorre immediatamente attivarsi per il riconoscimento dello stato di calamità naturale - conclude Ferrandelli - e sospendere la riscossione di una serie di imposte e tributi a carico degli agricoltori e degli operatori economici che insistono sui comuni coinvolti dall'alluvione».
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