PALERMO. "L'incontro con i vertici della Rap fissato per lunedì 2 febbraio rappresenterà o l'avvio del confronto, che auspichiamo, o l'inizio di una concreta contrapposizione".
Lo affermano in merito alla vicenda del conferimento nella discarica di Bellolampo anche dei rifiuti prodotti in 50 comuni del palermitano e, Confsal, che esprimono "preoccupazione per il futuro della società" per motivi che vanno dalla "scarsa vivibilità di diverse sedi aziendali", all'"insufficienza del parco mezzi aziendale" e all'"assenza di un piano di acquisizione mezzi per la raccolta, per la manutenzione delle strade, per la discarica". Per si sindacati "serve un confronto trasparente, continuo e serio con i vertici aziendale, per noi è l'unica strada percorribile".
"Così come in passato per Amia - sottolineano i sindacati - rischia di essere un boomerang per la nuova Rap poiché l'afflusso di cosi tanti comuni potrebbe aumentare i costi di gestione della discarica ed appesantire il bilancio societario". Per i sindacati "a questo rischio vanno aggiunte le vicende legate alla nascita della società Reset, a cui la Rap Spa dovrebbe cedere alcuni dei propri servizi ancora non definiti dalla stessa società". Fra i nodi da sciogliere per quanto riguarda il personale anche "l'utilizzo improprio di molti lavoratori sia dell'igiene ambientale sia della manutenzione strade chiamati a svolgere continuativamente mansioni superiori senza alcun riconoscimento, la condizione di part-time di circa 150 lavoratori, la vicenda del servizio domenicale, il cui accordo continua ad essere disatteso".
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