BAGHERIA. Si tinge di giallo la vicenda che ha portato alla temporanea chiusura del Museo Guttuso di Bagheria. Il Sindaco Patrizio Cinque, la sua Giunta ed alcuni consiglieri del Movimento Cinque Stelle, secondo quanto si legge in una nota diffusa dall'ufficio stampa del M5S, hanno deciso di analizzare le possibili cause che hanno portato ad un cattivo funzionamento della pinacoteca comunale attraverso l'esame di alcuni documenti riguardanti il Museo. «Durante la consultazione di questi atti - si legge nel comunicato - è emersa una situazione incresciosa: sul registro dove vengono inventariate le opere qualcosa non quadra. Dal 2002 ad oggi, infatti, tutte le informazioni riguardo le opere catalogate su questo registro sono state trascritte a matita e non a penna, e con un tratto molto flebile, che permetterebbe facilmente la cancellazione delle informazioni». Per il Movimento 5 Stelle «è stato commesso un reato: questo registro, infatti, è un atto pubblico, dove qualsiasi annotazione va fatta con la penna blue o nera, con scrittura chiara e leggibile. Perchè per 12 anni questi atti sono stati compilati in modo illegittimo? Come mai nessuno si è mai accorto che ciò accadeva?». L'Amministrazione comunale ha avvisato i carabinieri che hanno verificato quanto accaduto. Attualmente i plichi incriminati sono stati sigillati, in attesa di un'analisi più attenta da parte delle forze dell'ordine. «Il nostro obiettivo - dichiara il sindaco - è quello di far luce su questa vicenda e capire cosa c'è dietro a queste azioni illegali. Il museo Guttuso dovrà diventare fonte di richiamo per turisti e cittadini e punto focale della cultura bagherese, gestito in trasparenza e nel rispetto delle regole». Ieri Fabio Carapezza Guttuso, figlio adottivo dell'artista e presidente degli archivi, dopo l'annuncio del sindaco legato anche all'esiguità degli incassi rispetto alle spese sostenute dal Museo, aveva annunciato l'intenzione di chiedere la restituzione delle opere.