Dopo giorni di ispezioni, colloqui, preparativi burocratici, lunedì cominciano le "grandi manovre" per metter a punto il sistema di accoglienza e sicurezza in occasione della conferenza per la Libia che si terrà a Palermo il 12 e il 13 novembre a Villa Igiea, un luxury hotel cinque stelle con un grande passato sul lungomare ovest della città.
Gli agenti di polizia, carabinieri e finanzieri inizieranno i controlli nei luoghi frequentati dai leader politici internazionali che parteciperanno al vertice. Come per la visita di Papa Francesco avvenuta lo scorso 15 settembre verranno controllate tutte le attività commerciali attorno nel Grand Hotel che già lo scorso anno ha ospitato la conferenza mediterranea dell’Ocse sulle migrazioni.
Le forze dell’ordine controlleranno tutte le imbarcazioni presenti nei porticcioli di Villa Igiea e Acquasanta. Nei giorni in prossimità vertice scatterà il divieto di sosta e di avvicinamento alla costa per tutte le imbarcazioni. Durante la due giorni saranno previste zone rimozioni nelle strade limitrofe e chiusure al traffico. Oltre alla zona attorno a Ville Igiea sarà blindato anche il centro di Palermo e controlli serrati scatteranno nel tragitto tra l’aeroporto Falcone Borsellino e l’hotel simbolo della Belle Epoque siciliana.
Mentre alcuni rappresentanti delle delegazioni partecipanti alloggeranno nella sede del summit altri ospiti dovrebbero andare in diversi alberghi nella zona di via Libertà e di via Roma. A coordinare la macchina organizzativa legata alla sicurezza è il prefetto di Palermo Antonella De Miro. Un lavoro non semplice. Il vertice si terrà lunedì e martedì e quindi tutto si dovrà svolgere tra scuole, uffici e negozi aperti.
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