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Miss Italia, possibile ritorno in Rai: si comincia sabato 3 a Palermo, come partecipare e i requisiti

Anita Lucenti, Miss Sicilia 2023

Riparte in Sicilia la macchina di Miss Italia con alla guida l'esclusivista del concorso per la regione, Salvo Consiglio. Un'edizione, quella del 2023, che con ogni probabilità vedrà la finale tornare in diretta sulla Rai. Le trattative sono in corso, ma la firma non c'è ancora, anche se la notizia ha già prodotto i primi effetti, ad esempio il rinnovato interesse di Salsomaggiore Terme, che per decenni è stata la sede della sfida fra le ragazze più belle d'Italia.

Nell'attesa che la Rai sveli i palinsesti dell'autunno, si ricomincia. La prima tappa siciliana è in programma sabato (3 giugno) a Palermo, nella sala del San Paolo Palace Hotel di via Messina Marine 91. La serata avrà inizio alle 19. Conducono Antonello Consiglio e la Miss Sicilia dell'anno scorso, la modicana Anita Lucenti.

Come iscriversi

L’iscrizione al concorso di Miss Italia è gratuita. Per farlo basta entrare sul sito (www.missitalia.it), cliccare sulla voce Partecipa e compilare il modulo. Le ragazze saranno contattate dall’esclusivista regionale per i casting e le selezioni locali.

I requisiti

Le aspiranti miss devono essere di nazionalità o cittadinanza italiana oppure essere nate in Italia anche se da genitori stranieri e risiedere in Italia da almeno 18 anni consecutivi alla data di iscrizione. Età minima 18 anni, massima 30. Per la precisione, il regolamento richiede che le partecipanti compiano almeno 18 anni entro la data del 7 settembre 2023 e non più di 30 entro la data del 31 dicembre 2023. Devono inoltre essere di sesso femminile sin dalla nascita.

Viene poi richiesta una «condotta incensurabile» e comunque che non siano «mai state implicate in fatti o vicende di pubblica rilevanza offensivi della morale comune». Le candidate non dovranno «aver mai partecipato, neppure come figuranti o comparse, a film, spettacoli o rappresentazioni in genere di carattere pornografico o scabroso», non dovranno mai essere state «ritratte per propria volontà o comunque col proprio consenso in pose di nudo, o in ogni caso sconvenienti», non dovranno aver «mai rilasciato pubbliche dichiarazioni di carattere sconveniente, o comunque non in linea con lo spirito di moralità proprio del concorso».

Chi non può partecipare

L'iscrizione per il 2023 non è consentita a chi abbia vinto il titolo ddi Miss Italia o comunque un titolo nazionale abbinato in una delle ultime cinque edizioni del concorso, né alle prefinaliste dell'ultima edizione (2022) o alle finaliste delle ultime due edizioni (2021 e 2022). Escluse anche le ragazze che hanno vinto altri concorsi di bellezza nel corso deL 2023 e che hanno rapporti di collaborazione con altri concorsi di bellezza. Dal momento della prima partecipazione a una selezione di Miss Italia, alle ragazze viene vietato di partecipare a selezioni di qualsiasi altro concorso di bellezza.

Le collaborazioni vietate

Occorre inoltre che le aspiranti reginette non siano vincolate a contratti di alcun genere, sia in corso sia in predicato di esecuzione, nel settore dei concorsi di bellezza, concorsi o casting per modelle, o similari. Viene poi preclusa la possibilità di partecipare a chi ha intrattenuto, nel 2022 o nel 2023, rapporti di lavoro dipendente o comunque di collaborazione lavorativa, anche a titolo occasionale, per attività relative al concorso di Miss Italia, a contatto con il pubblico, né con la Miren, la società di Patrizia Mirigliani che organizza la kermesse, né con l’esclusivista regionale. Porte chiuse anche a chi ha «prestato opera artistica di protagonista o conduttore principale in produzioni cinematografiche, televisive o teatrali realizzate, diffuse o da diffondersi nel corso degli anni 2021, 2022 e 2023, salvo si tratti di produzioni a diffusione non nazionale, o produzioni cinematografiche a distribuzione limitata, o produzioni televisive non seriali di fascia oraria secondaria» e a chi è vincolato da contratti con agenzie o di natura pubblicitaria che prevedano «cessioni, concessioni o limitazioni dei diritti sul proprio nome, sulla propria immagine o sulla propria voce».

 

 

 

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