La mixology mette radici in pieno centro a Palermo. In piazzale Ungheria, dove Simone Molè, bartender campione d’Italia nel 2021, ha aperto un cocktail bar all’avanguardia per sapori, freschezza e innovazione. Si chiama Palco Unexpected Cocktails e la capacità di sorprendere è il suo punto di forza.
La grande novità arriva dai cocktail alla spina. Non solo scenografia, ma un sistema originale per proporre, anche in punti vendita diversi, un prodotto sempre uguale, dalla progettazione sofisticata e con ingredienti di alta qualità. Dagli spillatori vengono fuori una dozzina di cocktail brandizzati Palco, che miscelano ingredienti ricercati e spesso impiegano frutta fresca (dalla pesca al melone, dal pompelmo rosa al mango). Al bancone vengono preparati espressi i cocktail classici, utilizzando anche in questo caso prodotti freschi. La scelta di Palco, del resto, è quella di affidarsi alle materie prime a km 0, prodotti siciliani e di alta qualità. Ai cocktail i clienti possono abbinare, per un aperitivo top-class, anche il cibo, l’«unexpected food», una selezione di starter con tipologie diverse di ostriche o caviale o tapas dagli abbinamenti ricercati, dove la ricciola incontra la rosa e l’ibisco o il roast di carne di cavallo sposa una stuzzicante maionese wasabi. Palco opera anche nella formazione, con un’Academy che organizza corsi professionali non solo per barman, ma anche per chef, camerieri e manager, e nel catering, con la capacità di allestire un bar in trasferta per eventi di ogni tipo.Simone Molè, classe 1990, è cresciuto a Modica. Ha cominciato a lavorare nel modo più umile. «A 14 anni lavavo i bicchieri - ama raccontare - e intanto sognavo di diventare un professionista del bancone.
Così, ho deciso di seguire un percorso che mi portasse a svolgere il lavoro di barman». A diciott’anni è cominciato il suo viaggio per imparare il mestiere, inizialmente in Italia: l’inverno a Livigno e l’estate a Riccione. Poi, ad appena 21 anni, il salto dall’altra parte del mondo, in Australia. «Lì - spiega Simone - ho modellato la mia personalità, il modo di vedere il lavoro». Quanto bastava per non fermarsi più. «Sono andato in Asia - continua Molè -, ho fatto esperienza in Malesia e in Indonesia e al mio rientro in Italia ho deciso dapprima di andare a Milano, dove ho lavorato per il 1930, e in un secondo momento a Roma, come responsabile bar di Freni e Frizioni». Un percorso in ascesa coronato dalla chiamata da Londra. «Sono stato selezionato per lavorare al Lyaness, uno dei migliori bar al mondo», dice orgoglioso. Nel 2020 il ritorno in Sicilia e l’anno successivo il titolo di campione italiano alla Diageo World Class, fino alla nuova avventura di Palco.
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