«Sarà una edizione avvincente, spettacolare e aperta ad ogni risultato, la Palermo-Montecarlo che prenderà il via domani». Agostino Randazzo, presidente del Circolo della Vela Sicilia che assieme allo Yacht Club de Monaco organizza la XIX edizione con la collaborazione tecnica dello Yc Costa Smeralda si ritiene più che soddisfatto del cast dei partecipanti (quasi 50 gli iscritti) per una competizione velica, lunga (500 miglia), a volte snervante e complicata, ma che attira le ambizioni di tanti equipaggi stranieri che ambiscono a scrivere il proprio nome nel prestigioso albo d’oro.
«Il fatto già emblematico – spiega il presidente – che molti armatori e tra questi quelli di alcuni maxi, subiscono il fascino della nostra regata e con entusiasmo tornano a Mondello, la dice lunga e spiegano il valore e il fascino della nostra regata. Chi mira a vincere in tempo reale e possibilmente battere il record della traversata di 47 ore e chi punta decisamente alla combattutissima classifica in tempo compensato. Quasi due competizioni in base alle varie caratteristiche delle barche. A tagliare per primo il traguardo di Montecarlo gli scafi maxi più accreditati appaiono Black Jack, intenzionato a confermare il successo dello scorso anno e possibilmente demolire il proprio record stabilito quando la barca portava il nome di Esimit Europa 2 e l’americano Lucky dello Yc di New York. Giusto quest'ultimo circolo con cui noi su Luna Rossa ci confronteremo nella sfida preliminare di Coppa America. Un anticipo sul Tirreno di questo derby che mi appresto a seguire visto che da mercoledì volerò a Barcellona a sostenere Checco Bruni e compagni. Ma non vanno trascurati gli altri maxi che si presentano come outsider. Quanto al Trofeo per la classifica più agognata, impossibile fare previsioni. Oltre ai numerosi team stranieri, c’è una corposa flotta di barche italiane che aspirano pure al titolo tricolore off-shore. E tra questi c'è l'auspicio che a prevalere ci sia anche la nostra Caronte & Tourist Selene ben allestita da Edoardo Bonanno e Gaetano Granara, due grandi conoscitori delle insidie della traversata».
«Non faccio nomi perchè la lista è troppo lunga – aggiunge Randazzo che da timoniere ha vinto su Steinlager e su Amer Sport One – ma con orgoglio vantiamo la partecipazione, come ogni anno, di velisti in equipaggio di assoluto valore mondiale, la crema del vertice internazionale. Giusto quest’anno che cade nel novantesimo anno della inaugurazione della nostra sede a Punta Celesi».
Un’anteprima di grande sensibilità precederà la partenza della Palermo-Montecarlo. La Fondazione Sicilia e il Circolo della Vela Sicilia hanno avviato una speciale collaborazione nell’ambito del progetto Rosalia 400, realizzato con il sostegno del progetto europeo Changes, con la direzione artistica di Laura Barreca. A precedere la partenza della regata a veleggiare a Mondello ci sarà la barca Azimut dedicata a Don Pino Puglisi, su cui svetteranno tre grandi vele con la grafica del Progetto Rosalia 400. Azimut è una delle barche della legalità confiscata alla criminalità e affidata alla Lega Navale.
«Siamo entusiasti di questa collaborazione con la Fondazione Sicilia – conclude Randazzo - che apporta un valore aggiunto alla nostra regata e rimarca la sinergia tra sport e cultura. La presenza di Azimut è un simbolo di questa unione e una testimonianza del nostro impegno verso una cultura sportiva che promuove le eccellenze locali e internazionali. Siamo inoltre grati alla Lega Navale di Palermo per avere reso disponibile l’imbarcazione Azimut intestata ad una personalità di altissimo valore umano quale è Don Pino Puglisi».
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