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Contenuto sponsorizzato – 40° gemellaggio Marineo-Sainte Sigolene informa

«Un patto di amicizia, cultura e sport»

Rinnovato il gemellaggio tra il Comune di Marineo e la cittadina francese Sainte Sigolène siglato 40 anni fa

Nel settembre 1983 a Brighton Domenico Lo Vasco, consigliere comunale di Palermo ed ex sindaco di Marineo, partecipò ad un convegno promosso dagli organismi europei dedicato ai gemellaggi. In quell’occasione conobbe Jean Salque, sindaco di una cittadina francese dell’Alta Loira. Tra i due uomini politici nacque subito un’intesa, che nell’arco di qualche mese si concretizzò in un gemellaggio tra il comune di Marineo e quello di Sainte Sigolène. Così nel maggio del 1984 in una piazza Castello gremita di centinaia di italiani e francesi venne firmato da Jean Salque e da Ciro Spataro, sindaco di Marineo, il Patto di Gemellaggio che dopo quarant’anni è stato rinnovato, ieri, nello stesso luogo dagli attuali sindaci Didier Rouchouse e Franco Ribaudo.

«Non esito a definire storica questa ricorrenza per le nostre due comunità: quarant’anni fa veniva siglato il gemellaggio ed oggi siamo perciò a festeggiare assieme, con gioia e commozione, questo traguardo delle nostre due municipalità. Nel corso di questi quarant'anni anni i legami fra i nostri due Comuni si sono stretti attorno ai principi di libertà, fraternità, democrazia e pace contenuti nel Giuramento della Fraternità Europea che nel 1984 i sindaci delle nostre due municipalità vollero sottoscrivere. Credo di poter affermare senza timore di smentite che Marineo e Sainte Sigolene hanno saputo, in questo mezzo secolo trascorso, dare piena e concreta attuazione a questi nobilissimi principi, coinvolgendo nell’esperienza del Gemellaggio tante associazioni, tante famiglie e tantissimi cittadini e soprattutto i nostri bambini. Abbiamo congiuntamente ed annualmente organizzato un altissimo numero di incontri e di iniziative – di natura culturale, sociale, artistica, sportiva, imprenditoriale, ricreativa, scolastica – che ha visto la partecipazione fattiva ed entusiastica di centinaia di persone: giovani ed anziani, uomini e donne».

E aggiunge: «I gemellaggi rappresentano forse per le comunità locali del nostro continente una delle esperienze più concrete ed efficaci in questa prospettiva: così, almeno, sono stati certamente visti e vissuti dai cittadini di Marineo e di Sainte Sigolene . Crediamo fortemente in questo progetto e ci impegniamo perché lo stesso continui a crescere anche con la richiesta di finanziamenti europei per la realizzazione di sempre nuovi progetti ed iniziative comuni. L’Aiccre (Associazione Italiana per il consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa) di cui faccio parte da qualche anno, è stata la prima associazione a proporre, già alla fine degli anni Settanta, i gemellaggi come strumento di incontro tra i popoli delle nazioni europee ed oggi sta riproponendo con forza il rilancio di questo strumento , mutuando esperienze come la nostra. Le amicizie che si sono formate, le esperienze che sono state vissute, le emozioni, le storie che sono state scritte in questi quarant’anni testimoniano più di qualunque discorso ed oltre ogni commemorazione che la scelta di percorrere la strada del Gemellaggio era e rimane corretta; e proprio la comune convinzione di essere nel giusto ha successivamente portato entrambe le nostre municipalità a stringere ulteriori legami con altri Comuni, europei e non, i cui rappresentanti, che saluto affettuosamente, sono stati invitati a partecipare alle nostra cerimonia».

«Il contesto di questa celebrazione è quello dell’annuale festa del santo patrono San Ciro giunta alla sua 359ª edizione - dice l’assessore alla Cultura del Comune di Marineo Beatrice Di Sclafani -, che da sempre rappresenta il principale momento di aggregazione di tutti i marinesi nel mondo, offrendo intensi momenti di fede come la processione delle reliquie del Santo, e la riproposizione di antiche tradizioni che hanno una notevole valenza culturale: la Cunnutta, processione di devoti che recano su muli e cavalli doni votivi e la Dimostranza, rappresentazione teatrale itinerante che narra la vita di San Ciro. Marineo rappresenta da sempre una comunità dalla variegata offerta culturale. Il vero motore dell’attività culturale è rappresentato dalle decine di associazioni, movimenti, confraternite che si adoperano per rinnovare le antiche tradizioni paesane e renderle fruibili alle nuove generazioni».

Francesco D’Aversa, presidente della Pro Loco Marineo, sottolinea l’importanza del gemellaggio per lo sport e il turismo: «La nostra associazione ha sempre avuto con le diverse amministrazioni che si sono succedute e con il comitato per il gemellaggio, un rapporto di collaborazione che si è sempre più consolidato nel corso degli anni. Come dimenticare la partecipazione di gruppi, a volte anche numerosi, di ciclisti di Sainte Sigolène in diverse edizioni della Granfondo. Quest’anno ci occupiamo dell’organizzazione dell’accoglienza e se ciò da un lato ha comportato un duro lavoro di raccordo con il comitato del gemellaggio e l’amministrazione comunale, dall’altro ha riempito di soddisfazione e orgoglio la nostra associazione. Attraverso un lavoro sinergico, abbiamo cercato di offrire un’accoglienza calorosa e servizi efficienti, un’accoglienza ricca di eventi e un ambiente cittadino capace di avvolgere i nostri amici in un caldo abbraccio e farli sentire a casa loro. La presentazione di una serie di eventi che troveranno spazio durante l’estate e nei mesi successivi è un invito a considerare Marineo la loro seconda casa e quindi a venirci a trovare sapendo con certezza di trovare il loro luogo e le loro cose. Spessissimo li ritroviamo accanto nelle Infiorate, nelle Granfondo, nelle Processioni… lavorare insieme come concittadini».

Ciro Realmonte, componente dell’esecutivo del Comitato per i Gemellaggi di Marineo, sottolinea che il valore educativo e formativo del Gemellaggio: «Potrei soffermarmi a lungo sul valore educativo del gemellaggio, per i nostri figli, verso ciò che porta al vero e proprio concetto di cittadinanza europea, ma per dare meglio l’idea di ciò di cui stiamo parlando, voglio invece porre l’attenzione sulla dimensione di quello che ormai può definirsi un vero e proprio fenomeno, il fenomeno gemellaggio e questo è sicuramente merito dei Comitati passati, di tutte le persone che, ad ogni livello, ci hanno creduto: oltre 6700 persone, tra adulti e bambini, si sono mosse da e verso Sainte Sigolene in questi 40 anni; oltre 90 scambi organizzati, tra cui 74 scolastici, diversi scambi ufficiali in occasione degli anniversari, bande musicali, squadre di calcio, adolescenti e. ultimamente, anche scambi commerciali. Rapporti di amicizia che durano nel tempo e si rafforzano ad ogni occasione. È incredibile ed indescrivibile il forte legame di amicizia che si crea in pochi giorni, ad ogni scambio scolastico, tra gli alunni coetanei. Ricordo la mia prima volta, da papà, non avendo avuto modo di provare l’esperienza da bambino: mi sono commosso moltissimo nel vedere le emozioni di mia figlia e delle sue coetanee d’Oltralpe, tanto da attirare l’attenzione degli organizzatori dello scambio, ai quali – rivolgendomi con imbarazzo – ho detto: “Non sapevo che il gemellaggio fosse così”. Molto semplicemente, come risposta, ricevevo: “Ora lo sai !”. Ebbene sì. Lo so bene. Il mese dopo inoltravo domanda per far parte del Comitato per i Gemellaggi !!! Il Gemellaggio, per essere compreso, va provato…».

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