Tante strade storiche offre Palermo, arterie che rappresentano un punto di riferimento sia per i residenti che per arriva in città dai centri dell’hinterland oppure dalla provincia. Tanti luoghi che mettono in vetrina esercizi commerciali storici che scommettono sulla qualità.
Viale Lazio e via Aquileia, due arterie vitali di Palermo, raccontano una storia affascinante che mescola tradizione e modernità. Hanno radici antiche che affondano nel tessuto urbano di Palermo. Il nome «Lazio» richiama la regione italiana, mentre «Aquileia» rimanda a un'antica città romana situata nell'attuale Friuli-Venezia Giulia. Questi toponimi riflettono le influenze culturali che hanno plasmato la città nel corso dei secoli. Palermo è l’emblema di una città crocevia di culture e religioni. Le strade come viale Lazio e via Aquileia sono percorsi strategici per la mobilità urbana. Ci sono strade antiche che sono l’anima e la storia di una città. Ci sono strade moderne che invece ne configurano il futuro. Tagliando, ad esempio, zone importanti sino ad accompagnare sin alla porta d’uscita della città. Una di queste è viale Lazio con i suoi dintorni. Una zona che offre molte opportunità, dallo shopping al tempo libero, dalla gastronomia all’arredo di interni, ai servizi. Insomma, il cuore di una grande città che pulsa al ritmo delle grandi metropoli. Col suo fascino e anche con le sue opportunità.
Viale Lazio e via Aquileia sono più di semplici strade a Palermo; sono fili conduttori che collegano il passato al presente. Attraverso i secoli, queste vie hanno visto Palermo trasformarsi da un crocevia di culture a una città moderna e vivace. Le strade sono animate da negozi, caffè e ristoranti che mescolano sapori tradizionali con influenze contemporanee. I palazzi storici ospitano uffici, residenze e spazi culturali, mantenendo viva la memoria della città. Preservare il loro patrimonio storico mentre si abbracciano le sfide del futuro è essenziale per garantire che queste strade continuino a raccontare la storia di Palermo per le generazioni a venire.
Siamo in una delle aree residenziali più pregiate di Palermo, come dimostrano le valutazioni degli appartamenti. Sotto il profilo commerciale, viale Lazio è un’arteria che offre servizi nuovi e sempre più interessanti, mentre è facile raggiungere il polmone verde di Villa Sperlinga o uffici strategici come la sede centrale dell’anagrafe. Insomma, anche senza prendere l’auto tutto è a portata di mano. E non sono pochi coloro che arrivano in città dai centri dell’hinterland e trovano nelle vetrine di questa zona quanto stavano cercando.
All’origine dell’espansione edilizia ci fu il nuovo piano regolatore di Palermo – redatto nel ’56 da un comitato di «saggi» composto dai più affermati urbanisti del tempo, che però il giorno dopo la demolizione di Villa Deliella si dimisero in blocco per protesta. Questo piano, approdato in Consiglio comunale, fu stravolto a colpi di varianti. I parametri dei saggi saltarono, ad esempio quello dei metri cubi da 5 passò a 21 metri cubi autorizzati per metro quadrato, il verde purtroppo venne dimezzato, sotto la spinta di oltre 1200 istanze di opposizione presentate da proprietari delle aree e costruttori. Alcune varianti sarebbero state poi in parte bocciate nel ’62 - anno in cui il Prg fu approvato definitivamente - dalla Regione, ma in molti casi fu troppo tardi.
L’espansione edilizia era già in atto prima dell’entrata in vigore del Prg, ettari di verde agricolo finirono in fiamme nell’area di Villa Sperlinga, che si ridusse tantissimo ma riuscì a sopravvivere. In viale Lazio, in via Restivo vennero costruiti i palazzi eleganti per la nuova borghesia impiegatizia, la cui domanda si accrebbe ulteriormente quando la Regione e gli istituti bancari cominciarono a concedere ai loro dipendenti mutui a lungo termine e a tassi agevolati. Mentre il piano di ricostruzione del centro storico restava nel cassetto, i quartieri residenziali si espandevano verso San Lorenzo e le Ville dei Colli. Era il passato, il presente ci consegna una realtà ricca di attività commerciali e di servizi.
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