«Pecorella Group» è un’azienda di Palermo specializzata nel trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi per conto terzi. Un gioiello che opera in un settore complesso come quello ambientale. La società è in grado di gestire la maggior parte delle tipologie di rifiuti classificate nel Catalogo Europeo Rifiuti. Un’azienda leader, che rappresenta da più di un decennio una realtà regionale dedicata alla raccolta, trasporto e conferimento di rifiuti speciali, nel raggiungimento dei più alti standard qualitativi dei servizi offerti. Di questo percorso parliamo con Andrea Ribera, socio unico della «Pecorella Group Srl».
Oggi siete un punto di riferimento nella raccolta, lavorazione e smaltimento dei rifiuti speciali in tutta la Sicilia. Come è avvenuta la scelta di questo percorso professionale?
«La nostra storia nasce dal fondatore dell’azienda, Vincenzo Pecorella , nonché mio bisnonno che nel lontano 1958 diede vita ad un nuovo lavoro per quei tempi: i rifiuti speciali. Cominciò con la raccolta di materiali ferrosi presso officine in giro per Palermo. Poi il lavoro principale divenne la raccolta degli oli minerali esausti, diventando come ditta individuale concessionario per la Sicilia del Consorzio nazionale raccolta oli minerali esausti. Successivamente con il passare del tempo si allargarono gli orizzonti ad altre tipologie di rifiuti speciali».
È un settore delicato nell'ottica del rispetto dell'ambiente, uno dei temi di grande attualità a livello globale...
«Il settore del green oggi ha un’attenzione da parte di tutti piccoli e grandi, soprattutto tra i piccoli vi sono tante campagne che vengono fatte anche in collaborazione con il consorzio, le scuole. Ci sono tanti eventi pubblici. Abbiamo cura nella gestione dei rifiuti, a partire dalla classificazione, raccolta, trasporto e lo smaltimento che è la fase finale, dove il rifiuto può essere recuperato e dare nuova vita ad altri materiali oppure definitivamente smaltito così da finire la propria vita».
Quanto è importante la professionalità e la formazione in questo settore?
«Per essere un operatore del settore bisogna avere una formazione ben precisa, per quanto concerne la gestione del rifiuto, viste le tante fasi che precedono lo smaltimento di un rifiuto speciale. Ancora di più se si tratta di rifiuti pericolosi, dove entra in vigore la normativa ADR, si tratta di un accordo che regola il trasporto di rifiuti pericolosi. Il nostro personale che si trova sui mezzi o presso gli uffici dell’azienda è qualificato e formato per gestire ogni fase di trattamento del rifiuto e gestire le richieste e le esigenze dei clienti che ci contattano».
Essere definiti un'azienda a gestione familiare oggi viene considerato un grande complimento, un modo sano di portare avanti un percorso di crescita. Come è avvenuto questo processo?
«Il fondatore della nostra realtà è Vincenzo Pecorella, nonno di mia madre. Con la mia figura siamo ormai alla terza generazione, dove si sono susseguiti vari personaggi all’interno della società: prima il mio bisnonno, poi mio nonno Salvatore Tornetta e mio padre Fabrizio Ribera. Poco dopo il mio ingresso in società mio padre venne a mancare nell’ottobre del 2017. Così la mia figura di riferimento divenne mio nonno, grazie a lui mi sono formato a livello lavorativo in azienda, toccando con mano i veri problemi e le difficoltà di fare impresa oggi».
Ci sono degli episodi professionali simpatici in cui l'attestato di stima è arrivato a sorpresa, quando meno ve lo aspettavate?
«Se penso ad attestati di stima ricordo con piacere quando ero appena entrato in azienda e cominciai a girare per i clienti con i nostri collaboratori. Tutti i clienti ai quali mi presentavo ricordavano il mio bisnonno, una persona rispettabilissima. Lo ricordavano anche per l’aspetto, era solito indossare sempre camicie bianche e il famoso cappello del signor Pecorella. Tutti ancora hanno un ricordo vivo di quel signore che si presentava ben vestito anche per fare un lavoro - mi consenta - così “sporco”».
Il suo percorso ha comportato certamente sacrifici e rinunce. Ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Cosa ritenete sia stato fondamentale per arrivare al livello attuale?
«La nostra azienda ha sempre rispettato le normative in vigore per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti , sforzandosi giornalmente di portare avanti una realtà in un settore non facile dove è necessario essere costantemente al passo con i tempi, dove occorrono aggiornamenti costanti. L’azienda è fatta di persone che la mandano avanti, a mio parere il motore di un’azienda sono i collaboratori, i miei ragazzi che siano sul camion a sporcarsi le mani o in ufficio interessati a tutta la parte amministrativa e burocratica della nostra attività. La nostra forza sta nell’avere collaboratori fidati e formati che lavorano per l’azienda da sempre, diventando una seconda famiglia».
Cosa la gratifica di più nell'impegno quotidiano?
«La mia gratifica è sintetizzata da un piccolo aneddoto di qualche mese fa, quando una volta ad una persona che non mi conosceva dissi: “Mi occupo di rifiuti speciali”, e lui mi disse: “Pecorella o concorrenza?” Io rimasi basito, lo ringraziai subito perché questo vuol dire che oggi la ditta Pecorella è apprezzata e conosciuta come punto di riferimento».
Parliamo del privato. Quali le sue passioni?
«La mia passione è il calcio, che seguo e cerco ancora di praticare, o almeno provo a farlo tra giornate di lavoro massacranti e impegni familiari. Pur essendo un giovane di 26 anni mi rendo conto di dover fare i conti con diversi impegni su più fronti, il più importante portare avanti una piccola impresa di 20 persone tra donne e uomini che lavorano con noi da diversi anni».
Nel settore quali sono le prospettive nel settore e le prossime sfide?
«Le prossime sfide possono essere tante, è giusto sognare e lavorare giornalmente affinchè i sogni si avverino, restando sempre con i piedi per terra lavorando sodo. Con la volontà di ampliare ancor di più il nostro pacchetto clienti, di realizzare un importante impianto su Palermo per la lavorazione dei rifiuti. Oltre che continuare a fare quello di cui ci occupiamo da sempre: raccolta di oli vegetali e oli minerali e rifiuti solidi e liquidi pericolosi e non».
Un cammino iniziato nel 1958, il percorso virtuoso del green
La Pecorella Vincenzo S.a.s. Palermo nasce nel 1958. Inizialmente, il signor Pecorella si occupava principalmente della raccolta di oli minerali usati e materiali ferrosi, e mandava il materiale raccolto nelle raffinerie per il processo di recupero del materiale. Col passare degli anni, precisamente nel 1982, l’azienda è entrata a far parte del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati che ha sede a Roma. Più di trent’anni fa, infatti, era in vigore una legge nazionale (poi abrogata per motivi di monopolio) secondo cui chi si occupava della raccolta degli oli usati doveva recuperarli gratuitamente dai produttori nella zona assegnata. Gli stessi dovevano poi essere stoccati e mandati in una raffineria (l’azienda Pecorella li spediva a Frosinone) che producevano oli lubrificanti e in cui gli oli esausti venivano rigenerati. Quasi dieci anni dopo, all’inizio degli anni ’90, la Pecorella Vincenzo S.a.s. Palermo ha ampliato il suo mercato stipulando contratti prima per la raccolta di oli vegetali (cosiddetti da frittura) con ristoranti, bar, pizzerie e mense. In un secondo momento ha stipulato contratti con officine meccaniche e carrozzerie che producono rifiuti da filtri olio, filtri aria. Ha collaborato anche con centrali elettriche. La società si dedica anche alla raccolta di oli. Gestisce circa 4.000 tonnellate all’anno di rifiuti pericolosi e non pericolosi in massima parte destinati al recupero. Di questi, circa 2.700 tonnellate sono di oli minerali usati raccolti con un lavoro capillare sul territorio (più di 2000 unità produttive) effettuato per conto del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati di cui è concessionaria da 20 anni.
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