Risultati strabilianti per i test condotti sull’olio extra vergine d’oliva Barbera dai ricercatori dell’Università degli studi di Palermo. I risultati sono stati presentati al circolo Telimar all’Addaura da Manfredi Barbera, presidente della Premiati oleifici Barbera, e dagli studiosi di Unipa coinvolti nel progetto: dopo circa sei mesi di lavori, si è attestato che i polifenoli presenti nell’extra vergine siciliano donano a chi li assume una protezione salutistica annuale, dalla più semplice prevenzione dallo stress ossidativo al carcinoma.
«La produzione siciliana - ha sottolineato il professore Beppe Avellone dell’Università di Palermo - ha un valore aggiunto propri per la presenza di questi fenoli». Gli oli sono stati somministrati ad un campione di circa 350 pazienti affetti da varie patologie, con il risultato di un netto miglioramento: «Gli effetti positivi si sono notati in entrambi i casi in realtà - ha aggiunto la professoressa Lydia Giannitrapani, professoressa associata di Fisiopatologia - anche chi ha inserito nella propria dieta un extra vergine standard ha avuto dei miglioramenti. I nostri soggetti sono stati pazienti con sindrome metabolica e hanno avuto tutti effetti benefici, dalla riduzione dell’indice di massa corporea ai parametri lipidici e glicemici». Risultati che comprovano il ruolo di assoluto protagonista dell’olio nella dieta mediterranea. Entusiasta Manfredi Barbera: «L’olio è un dono del Signore - ha detto - è un vero e proprio succo di frutta, uno dei migliori al mondo sotto il profilo dei valori nutrizionali. Abbiamo fatto a analizzare circa 350 campioni, scegliendo oli ben precisi con risultati fantastici».
Nel video Manfredi Barbera, presidente oleifici Barbera, Beppe Avellone dell’Università di Palermo e Lydia Giannitrapani, professoressa associata di Fisiopatologia
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