In occasione della loro recente visita ai laboratori e alle aule multimediali dell’Istituto Superiore Ferrigno-Accardi di Castelvetrano, gli studenti della scuola secondaria di primo grado hanno avuto l’opportunità di sperimentare in prima persona l’esperienza immersiva dei visori che li ha catapultati in diverse realtà virtuali, grazie al supporto e alla guida del prof. Vito Luca Scozzari, referente del Dipartimento Sostegno e Inclusione dell’Istituto e responsabile del laboratorio, della prof Antonella Carlino e degli alunni della loro classe, la III A indirizzo Servizi Commerciali. Molte le esperienze proposte: da un giro mozzafiato sulle montagne russe al tour virtuale di varie città del mondo, dal Messico a Cuba, da Parigi a Londra, fino alla possibilità di ritrovarsi parte integrante di un’attività di classe incentrata su specifiche tematiche disciplinari e di approfondimento. L’immersione totale in queste dimensioni ha affascinato e coinvolto docenti e alunni mostrando come l’uso della tecnologia avanzata possa rivoluzionare il mondo della scuola e creare un ambiente di apprendimento nuovo e stimolante che guarda ad una didattica del futuro che ormai è sempre vicina. Grazie ai visori, gli studenti possono vivere esperienze uniche, esplorando mondi virtuali e interagendo e confrontandosi con contenuti digitali in modo coinvolgente. Queste esperienze rendono l'apprendimento più stimolante e duraturo, favorendo una comprensione profonda dei concetti. La realtà virtuale (la cosiddetta RV), infatti, non è solo un gioco o una distrazione, ma un potente strumento didattico che può essere utilizzato per: aumentare la motivazione, rendendo l'apprendimento più divertente e coinvolgente; favorire la memorizzazione, ovvero l'esperienza immersiva consente agli studenti di ricordare meglio i concetti; sviluppare competenze trasversali, come la creatività, il problem solving e il lavoro di gruppo; personalizzare l'apprendimento, adattando le esperienze virtuali alle esigenze di ogni singolo studente. La realtà virtuale, unita alla metodologia didattica intelligente, rappresenta - pur considerando qualche criticità - il futuro dell'educazione. Un futuro in cui gli studenti sono al centro del processo di apprendimento, attivi protagonisti della propria crescita.