Salvatore Ferrigno, il candidato all’Assemblea regionale siciliana arrestato ieri con l’accusa di voto di scambio politico mafioso, era scampato all’attentato terroristico a Fiumicino nel 1985.
In tanti a Carini gli hanno sentito raccontare quello che era successo durante le feste natalizie di 37 anni fa, quando si trovava all’aeroporto di Fiumicino durante i suoi spostamenti tra l’Italia e gli Usa. Quel giorno un gruppo palestinese estremista che faceva capo ad Abu Nidal assaltò l’aeroporto romano di Fiumicino. Ferrigno, come raccontava ai suoi compaesani si gettò per terra, fu ferito e colpito da almeno tre proiettili. Trascorse tanti giorni in ospedale.
Oltreoceano è stato tra i fondatori dell’associazione Azzurri nel mondo of California dove si era ultimamente trasferito dopo aver vissuto per molti anni nei pressi di Philadelphia, dove ha svolto la professione di broker assicurativo. Ieri sera avrebbe dovuto tenere il comizio di chiusura nella piazza Duomo di Carini.
La mattina del 26 dicembre 1985 a Fiumicino un commando lanciò bombe a mano e sparò raffiche di mitra: rimasero uccise 13 persone oltre ai tre terroristi, e circa 80 furono ferite. Il quarto terrorista venne catturato.
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