Momenti di tensione al comizio di Giorgia Meloni a Palermo. Un gruppo di manifestanti, una cinquantina, ha tentato di sfondare il cordone di polizia attorno all’area vicino al palco. Una persona è stata fermata, mentre un agente della Digos è stato colpito con un pugno. Secondo quanto è stato ricostruito gli agenti sono intervenuti quando un manifestante ha lanciato una bottiglia d’acqua contro la polizia in tenuta antisommossa. I manifestanti avrebbero cercato di raggiungere il palco dove parlava la leader di Fratelli d’Italia da più punti del quadrilatero intorno piazza Politeama, in pieno centro città. Ma i poliziotti li hanno bloccati in ogni varco. La polizia ha caricato un gruppo di manifestanti, una cinquantina, che ha tentato di sfondare il cordone di polizia attorno all’area dove era in corso il comizio di Giorgia Meloni, a Palermo. Una persona è stata fermata. Alcuni cronisti che si trovavano tra la polizia e i manifestanti hanno ricevuto spintoni. I contestatori, per lo più giovani, avevano agitato cartelli con scritte come «Il reddito non si tocca» o «Sul mio corpo decido io», scandendo slogan contro la presidente di Fdi. «Oggi la città non è vostra ma della Meloni», hanno gridato rivolgendosi ai passanti che affollavano la via dello shopping palermitano. Prima degli incidenti Giorgia Meloni aveva parlato della sfide del voto, compresa quella per la Regione. «Ho sentito dire che sul reddito di cittadinanza noi facciamo la guerra ai poveri. Noi facciamo la guerra alla povertà, che non si abolisce per decreto come ha raccontato Luigi Di Maio. Questo non lo fa manco il mago Otelma. Si combatte favorendo la crescita e l’occupazione. Chi crea ricchezza sono le aziende con i propri lavoratori, non è lo Stato che non deve rompere le scatole a chi vuole lavorare e fare». «Renato Schifani è una persona di grande esperienza e capacità per continuare il lavoro fatto da Nello Musumeci - ha detto parlando dal palco del Politeama alla convention del partito in chiusura della campagna elettorale -. Sono stata fiera, sostenendo il governo, di vedere una Sicilia, che eravamo abituati a conoscere per i dati negativi, che in questi ultimi cinque anni su diversi temi si è trovata ai primi posti in classifica nell’apertura dei cantieri, nella lotta al Covid, nel sostegno alle attività produttive».- Poi un altra bordata indirizzata ai grillini: «La parola che il M5s usa di più nei comizi è “gratuitamente”: quando lo Stato spende soldi non lo fa gratuitamente. Se dà una cosa da una parte la toglie dall’altra. Rispondete a chi vi dice queste cose, perché vuol dire essere trattati da imbecilli».