Il centrodestra compatto sul nome di Schifani, Berlusconi: «Siamo partiti diversi ma sinceri»
A due settimane dal voto per le politiche - e le regionali in Sicilia - il centrodestra serra le fila. L’occasione stata è la convention di ieri a Palermo in sostegno del candidato alla presidenza della Regione, Renato Schifani. C'è Matteo Salvini, ci sono Antonio Tajani e Licia Ronzulli di Fi, ci sono Francesco Lollobrigida di FdI, Totò Cuffaro (Dc) e Saverio Romano (Ncl). E c'è Silvio Berlusconi, in video collegamento. «Nel centrodestra siamo partiti diversi, abbiamo un linguaggio diverso: ma questa diversità - dice il Cavaliere - è una ricchezza perché è un rapporto sincero. È il rapporto che lega dei veri combattenti che da tanti anni si battono insieme per il loro Paese per garantire a tutti noi, a tutti gli italiani la democrazia, la sicurezza, il benessere e una vera e completa libertà». E sottolinea che «i governi che io ho guidato sono stati nella storia della Repubblica quelli che hanno investito più risorse per il Mezzogiorno, e anche quelli che hanno ottenuto i risultati più importanti nella lotta contro la criminalità mafiosa». In Sicilia per «Forza Italia è stato del tutto naturale indicare Schifani non soltanto per la sua storia, che lo ha portato a ricoprire la seconda carica dello Stato, ma per la sua personale autorevolezza, la sua competenza, il suo appassionato impegno per la sua e la vostra meravigliosa terra siciliana, che deve diventare attrattiva per gli investimenti, e quindi sicura, facilmente raggiungibile, ben infrastrutturata». Per Berlusconi «il ritardo in questi settori è un grave svantaggio competitivo per i siciliani, per le loro imprese, per aumentare gli investimenti dall’estero». «Io personalmente - afferma - considero questo ritardo una vera e propria vergogna nazionale. Considero il fatto che a 160 anni dall’Unità d’Italia si debba ancora parlare di una questione meridionale il peggiore fallimento delle classi dirigenti del nostro Paese». «Ponte Stretto, termovalorizzatori, ferrovie e strade» sono le priorità indicate da Salvini per la svolta. «Per la prima volta nella storia la Lega contribuirà al buon governo della Sicilia, c'è bisogno di una Isola che viaggia, che lavora». Perché, aggiunte Tajani, «è impensabile non realizzare i termovalorizzatori e inviare i rifiuti in Germania o in Svezia, facendo guadagnare questi Pesi due volte perché li paghiamo per prendersi la spazzatura e perché loro producono energia rivendendola». Lollobrigida è sicuro che il centrodestra «vincerà le elezioni» perché la Sicilia «è una regione strategica che ha bisogno del governo nazionale quanto il governo nazionale ha bisogno del governo siciliano». E per fugare voci e sospetti, il leader di Fi nell’Isola Gianfranco Miccichè, avverte: «Non diciamo cavolate, non ci sono traditori. Forza Italia è compatta con Schifani, non se ne vogliano gli amici di FdI, ma Fi sta lavorando per il primo partito in Sicilia». Alla fine della convention a far discutere è la chiosa di Berlusconi, che ringrazia tutti e alla fine ironizza: «Conservo il ricordo indelebile Gianfranco... (Micciché, ndr) l’ultima volta che siamo andati a donne è stato 30 anni fa, era il 10 agosto».