Palermo

Giovedì 09 Ottobre 2025

Palermo, varato il traghetto della Regione Costanza I di Sicilia VIDEO

Cerimonia di varo, oggi, del nuovo traghetto ro-pax «Costanza I di Sicilia» che lo stabilimento Fincantieri di Palermo ha costruito per la Regione Siciliana. Lo scafo è stato costruito interamente a Palermo e la consegna è prevista per l’estate del 2026, dopo aver completato l’allestimento interno. Il traghetto si distingue per le sue caratteristiche tecnologiche avanzate, specialmente in tema di sostenibilità ambientale e sarà utilizzato per potenziare i collegamenti con le isole di Lampedusa, Linosa e Pantelleria. Il traghetto è lungo circa 140 metri, alto 24 metri, 8 ponti e una stazza lorda di circa 14.500 tonnellate. La nave potrà trasportare fino a mille passeggeri e 200 automobili, raggiungendo una velocità massima di 19 nodi. La Regione ha investito quasi 120 milioni di euro. «E’ un momento importante per la vita della Regione siciliana. Grazie a due anni e mezzo di buon governo abbiamo azzerato un disavanzo di cinque miliardi e abbiamo un avanzo di due miliardi che ci consentirà di poter immettere liquidità nel mondo dell’imprenditoria, del sociale e dei trasporti - dice Renato Schifani - Quella di oggi è una bella giornata, abbiamo investito noi, abbiamo voluto questa nave, l’ha realizzata Fincantieri, le nostre maestranze che ringraziamo. Oggi è una festa per i siciliani che potranno beneficiare di migliori trasporti nella zona delle isole Pelagie. Ne hanno diritto ed è nostro dovere rispondere alle loro esigenze». Con il presidente della Regione erano presenti Alessandro Aricò, assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale Fincantieri. A benedire la nave è l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, la madrina è Vinzia Novara Di Gaetano, amministratrice delegata dell’azienda vinicola Firriato. Per il battesimo ufficiale anche la voce di Bocelli.

La Uilm: Fincantieri conferma suo impegno per il futuro del lavoro in Sicilia

«Il nuovo traghetto, lungo 140 metri, rappresenta un esempio di innovazione e sostenibilità grazie all’adozione di tecnologie di ultima generazione, quali un sistema fotovoltaico integrato e l’utilizzo di gas green che permettono di ridurre l’inquinamento ambientale». Lo afferma Giovanni Gerbino, segretario della Uilm Palermo oggi alla cerimonia, che aggiunge: «Pierroberto Folghero, amministratore delegato di Fincantieri, ha sottolineato come il cantiere sia al centro dell’attenzione del gruppo e offra importanti prospettive occupazionali. Il cantiere si distingue, infatti, per le attività integrate di costruzione, riparazione e trasformazione navale che permettono di mantenere elevati livelli produttivi e occupazionali. E punterà al completamento del bacino da 150 mila tonnellate. A conferma della vitalità del sito, Fincantieri ha recentemente avviato un progetto di assunzioni denominato “Maestri del Mare” coinvolgendo anche la città di Palermo. Sono già stati assunti 40 lavoratori nel settore manifatturiero e ci saranno nuove opportunità di assunzioni. Questo sindacato accoglie con soddisfazione le dichiarazioni che testimoniano non solo la solidità economica del cantiere ma anche la capacità di competere con gli altri siti produttivi offrendo garanzie concrete per il futuro dei lavoratori siciliani. La Uilm Palermo ribadisce l’importanza di sostenere e valorizzare il comparto navale locale come motore fondamentale per l’occupazione e lo sviluppo industriale della Sicilia».

La Fml Cisl: obiettivo raggiunto

«Oggi è un giorno importante e un successo per il cantiere navale di Palermo che ritorna a costruire navi per intero. Lavoratori e sindacato hanno raccolto la sfida e dimostrato che il cantiere di Palermo ha le professionalità e la volontà di continuare a crescere. Anche L'AD di Fincantieri ha detto che Palermo è un sito strategico e che il completamento del bacino da 150 mila tonnellate, che è necessario completare nei tempi previsti, permetterà un ulteriore sviluppo del cantiere palermitano». Lo affermano Antonio Nobile segretario regionale Fim Cisl Sicilia e Antonino Clemente Rsu «I lavoratori, compresi quelli dell’indotto, hanno dimostrato di essere affidabili e competenti per cui ci aspettiamo che Fincantieri continui ad investire sul cantiere Palermitano, allontanando definitivamente le ombre delle crisi del passato. Il nuovo traghetto segna anche il raggiungimento di un obiettivo cruciale per il potenziamento dei collegamenti marittimi, in particolare verso le isole». «Questi sono progetti e investimenti che non fanno che valorizzare le professionalità del nostro territorio – commenta la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami  - e che giovano al nostro sistema economico e all’occupazione. Questa deve essere la strategia per la nostra economia, valorizzare e rilanciare le importanti realtà industriali presenti sul territorio».

La Fiom Cgil polemica: evento riservato a pochi

«La cerimonia del varo del traghetto che Fincantieri ha realizzato per la Regione siciliana è un evento eccezionale, il lavoro è finito, è un momento di festa. Ma Fincantieri ha deciso con la Regione siciliana di farlo a porte chiuse, ovvero ha scelto di lasciare fuori non solo i lavoratori delle ditte in appalto ma tutta la città». A dichiararlo sono il segretario generale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti er le Rsu Fiom di Fincantieri Serafino Biondo e Marco Biondo, a conclusione della cerimonia che si è svolta nel bacino scalo costruzioni. La Fiom giudica «vergognoso» aver trasformato in esclusivo un evento pubblico di solito aperto a tutti, escludendo gli operai dell’indotto, anche loro impegnati nella fase di costruzione, e la città. «Lo riteniamo un fatto gravissimo. Negli anni passati è stato sempre concesso l’ingresso a tutti – aggiungono Francesco Foti, Serafino Biondo e Marco Biondo – E’ stato organizzato inoltre un buffet al quale hanno potuto partecipare soltanto le istituzioni, dal presidente della Regione alle altre autorità, con i vertici di Fincantieri, non consentendo di fare entrare tutti gli operai e tutti i capi preposti di Fincantieri né i lavoratori dell’indotto, che sono quelli che col loro impegno quotidiano hanno costruito di fatto la nave e consentito che venisse varata nei tempi stabiliti». La Fiom, invitata assieme alle Rsu ha preferito non salire sul palco istituzionale e stare con gli operai e non partecipare al buffet «perché per noi è scandaloso che la politica e i manager aziendali tengano a distanza chi ha con il sudore ha realizzato la nave». «Inoltre il cantiere era militarizzato da forze dell’ordine e dalla polizia, non ne capiamo la necessità – aggiunge la Fiom - Piuttosto che pensare alle cerimonie e alle passerelle, vengano accelerati i tempi per l’assegnazione del secondo traghetto della Regione Siciliana».

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