Studenti fuori sede: a Palermo e Catania le stanze singole vanno per la maggiore, prezzi tra i 250 e i 350 euro
Nel sud Italia i prezzi degli affitti per studenti restano i più contenuti del Paese, ma in molte città, la vetustà degli immobili, il quartiere e i collegamenti influenzano fortemente le preferenze abitative. A Bari, i canoni per una singola si collocano tra i 250 e i 350 euro, con prezzi più bassi solo per appartamenti molto datati e più alti (fino a 400 euro) solo in caso di bagno privato. Il potenziamento del trasporto pubblico è in corso, ma la vicinanza all’università resta un fattore determinante. Il tetto massimo si alza per Napoli, dove è possibile trovare una singola stando nella fascia 250-500 euro al massimo. A Catanzaro, città con una mobilità urbana complessa, la posizione dell’alloggio è cruciale. I prezzi vanno dai 200 ai 250 euro, con valori superiori solo per stanze nuove e molto ampie. Reggio Calabria si distingue per i canoni più bassi: le singole si trovano tra i 140 e i 180 euro, tanto che chi può sceglie spesso un monolocale a circa 350 euro. Tuttavia, molte case per studenti sono vecchie e poco funzionali. A Messina, i prezzi si mantengono tra i 250 e i 300 euro, mentre a Catania si aggirano tra i 250 e i 270 euro, con punte di 300-350 euro per stanze dotate di bagno esclusivo. Anche a Catania e Palermo le singole vanno per la maggiore. A Palermo, i prezzi oscillano tra i 250 e i 350 euro, raramente superando i 400 euro anche per soluzioni migliori. A incidere sul contenimento dei prezzi, là dove funzionano bene, sono soprattutto gli accordi territoriali, che permettono di tenere allineate le aspettative dei proprietari e di garantire maggiore trasparenza agli studenti. Gli studenti, rileva la ricerca, definiscono le proprie scelte abitative a partire da tre fattori principali. Il primo è la prossimità all’università, che pesa soprattutto se la zona è vissuta anche di sera. Il secondo fattore è la vicinanza ai mezzi pubblici. Il terzo elemento riguarda le condizioni dell’immobile. La presenza del bagno privato incide, ma non è la regola. Settembre e ottobre restano i mesi di maggiore tensione per la domanda, ma il 2025 introduce una novità: il semestre aperto» di Medicina, che porta molti studenti a richiedere contratti di soli sei mesi con possibilità di proroga. Una dinamica che introduce incertezza sia per chi cerca casa sia per i proprietari. «I rischi del fai-da-te sono altissimi, soprattutto online, dove dilagano annunci truffa o dai budget fuori mercato. In questa situazione, il nostro ruolo è quello di aiutare gli studenti, fornendo loro soluzioni abitative valide, informazioni affidabili e supporto contrattuale, in modo da garantire un’esperienza abitativa serena e sicura, sia per gli studenti, che per i proprietari», commenta Silvia Spronelli, ad di SoloAffitti.