
Due grandi opere pubbliche della città escono lentamente dalle secche dei ricorsi, le riqualificazioni del porto della Bandita e del parco a mare dello Sperone. L’amministrazione comunale mette nel carniere la possibilità di rispettare «l'avvio dei lavori entro il 2025», come aveva promesso il sindaco, Roberto Lagalla.
Le gare d’appalto avevano visto diverse imprese partecipare. In particolare, per il parco a mare dello Sperone la gara se l’è aggiudicata il raggruppamento Nico srl (mandante) e European construction company (mandataria), con un ribasso di poco oltre il 7 per cento per un corrispettivo contrattuale di 12,7 milioni. Spunta sempre la European construction company nell’altro appalto, quello sul porto della Bandita: per 12,6 milioni dopo un ribasso della base d’asta del 7,17 per cento. A questo punto bisogna attendere la decisione che prenderà il Cga sull’appello presentato.
Un servizio completo di Giancarlo Macaluso sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi
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