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Frodi creditizie, la Sicilia è terza in Italia: 4.800 euro il valore medio delle truffe

«Le frodi creditizie basate sul furto di identità continuano a rappresentare una minaccia significativa con un impatto particolarmente rilevante nel settore del credito al consumo. Secondo l’Osservatorio Crif sulle frodi creditizie, nel 2024 in Italia si sono registrati quasi 31.000 casi, con un importo medio per frode superiore a 4.800 euro e un valore economico complessivo che sfiora i 150 milioni di euro», afferma Gabriele Urzì dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo.

Sicilia dopo Lombardia e Campania

«A livello territoriale la Sicilia occupa il terzo posto (12,7%), dopo la Lombardia (14,6%) e la Campania (13%), confermandosi una delle regioni piu’ colpite. Analizzando i dettagli, gli uomini costituiscono il 64,9% del totale, mentre con riguardo alle fasce d’età, i 41-50enni rimangono la fascia più colpita (22,1%), seguiti dai 31-40enni (20,7%). Il segmento che registra il maggior incremento percentuale è quello dei 51-60 anni (+2,2%), mentre diminuiscono i casi tra gli under 30 (-1,6%)».

Importo medio e caratteristiche delle frodi

«Cresce anche l’importo medio frodato (+3,2% rispetto all’anno precedente), a seguito dell’affinamento delle tecniche utilizzate dai truffatori. Nel 2024 diminuiscono le frodi di piccolo importo: i casi sotto i 1.500 euro rappresentano il 20,2% del totale (- 30% rispetto all’anno precedente). Aumentano invece le frodi nella fascia 1.500-3.000 euro (+11,3%) e, soprattutto, si registra quasi un raddoppio (+92,7%) dei casi tra i 3.000 e i 5.000 euro, che rappresentano il 15,2% del totale. Al contrario, le frodi tra i 5.000 e i 10.000 euro sono in lieve calo (-6,2%), mentre aumentano sensibilmente anche quelle oltre i 10.000 euro (+29,4). Le frodi sopra i 20.000 euro mostrano una flessione pari al -12,1%».

Colpiti i prestiti personali

«Il prestito finalizzato si conferma la forma di finanziamento più colpita (34,4% dei casi) con un importo medio di 7.000 euro (+16,7%). In forte crescita i casi di frode su prestiti personali (+65,9%), che ora rappresentano oltre un quarto del totale e hanno un importo medio superiore ai 16.600 euro. Le frodi su carte di credito, incluse le revolving, sono in calo (-11,2%), mentre crescono le truffe legate alle formule “Buy Now, Pay Later” che riflettono il boom dell’e-commerce e la sua maggiore esposizione ai rischi digitali».

I consigli della Fabi

«Intanto occorrono più campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini per riconoscere truffe e proteggere i propri dati e maggiore formazione degli operatori finanziari per migliorare la capacità di rilevare truffe e agire tempestivamente. Gli utenti poi devono utilizzare password complesse e differenti per ogni servizio, evitare reti pubbliche per operazioni bancarie, aggiornare antivirus e software di sicurezza e diffidare di richieste sospette di dati personali o bancari. Infine, occorre implementare i sistemi tecnologici di prevenzione utilizzando l’intelligenza artificiale e i big data analytics, analizzando i comportamenti sospetti e prevedendo tentativi di frode, adottare sistemi di riconoscimento facciale e biometrico per identificare documenti falsificati e frodatori seriali e monitorare in tempo reale le transazioni per intercettare anomalie nei flussi finanziari e segnalare operazioni sospette», conclude il sindacalista. Le truffe sono diventate una piaga sociale.

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