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Il Silent reading de Il Sole 24 Ore, decine di studenti nella redazione del Giornale di Sicilia: «Quale futuro per l'informazione con l'IA»

Usi e possibili derive dell’Intelligenza artificiale; in che direzione si muove l’informazione e le redazioni di giornali e telegiornali in relazione a questo strumento ormai alla portata di tutti e che ha permeato anche social e l’intero mondo del web. L’esperimento del Silent reading lanciato da Il Sole 24 Ore, moderato dalla Responsabile delle news di Tgs Marina Turco, in occasione del percorso che culminerà con i festeggiamenti dei suoi 160 anni, ha fatto emergere curiosità e paure che i più giovani stanno sviluppando nei confronti del futuro. 

«L’IA avvicina o allontana dai temi più importanti?»; «Esiste un modo positivo per utilizzare questo strumento all’interno delle redazioni?»; «Ci si espone al rischio di attacchi hacker?». E ancora: «Voi la utilizzate già?» Sono state le domande delle decine di studenti di Unipa che hanno occupato la sala Mario Francese della redazione del Giornale di Sicilia. Quesiti e dubbi, scaturiti dalla lettura approfondita degli articoli pubblicati su Il Sole 24 Ore, che si sono concentrate sul futuro dell’informazione e di come i giornalisti possano sfruttare, o meno, questi strumenti al servizio della comunità.  

«Un momento di grande importanza» per il prorettore e professore ordinario di Politica economica Fabio Mazzola, che ha sottolineato quanto «Il Sole 24 Ore per noi e per gli studenti di economia in generale rappresenta un punto di riferimento costante. Va letto e approfondito ogni giorno e aiuta tantissimo anche noi docenti, che grazie ai nuovi modi di fare lezione possiamo accedervi e sfogliarlo anche in classe, applicando gli approfondimenti che offre il giornale ai temi che affrontiamo giornalmente». 

Che l’intelligenza artificiale sia già un mezzo utilizzato nelle redazioni non è un segreto, come ha spiegato il vicedirettore de Il Sole 24 Ore Jean Marie Del Bo, «ma l’ultima parola spetta sempre all’uomo, in questo caso al giornalista - sottolinea - abbiamo dei protocolli rigidi che rispettiamo». «Se siamo esposti ad attacchi hacker? È successo - interviene la direttrice generale Publishing & Digital Karen Nahum - per questo abbiamo alzato i livelli di sicurezza. Nel caso di una redazione si mira a modificare i contenuti che vengono pubblicati. Noi facciamo molto speso dei corsi». 

«Se i risultati ci soddisfano? Dipende - spiega ancora Del Bo - in alcuni casi il tasso di gradimento non è ancora al livello che vorremmo. Al momento stiamo sviluppando una News letter vocale e una traduzione quasi simultanea dei contenuti». 

«Oggi è molto importante per noi rimanere informati - spiega Maria Grazia Nicotra, studentessa - bisogna sempre verificare le informazioni, accedere a siti e giornali che restituiscano notizie certe e complete. Questo è possibile quando ci si affida a quotidiani che siano veritieri, dove le informazioni divulgate non si rivelano fake news come troppo spesso accade sui social». 

Tra i docenti anche Valeria Militello, professoressa ordinaria di Fisica applicata: «Sono coordinatrice del corso laurea di Oottica e optometria a ordinamento professionalizzante, unico nel suo genere in tutta Italia. Siamo nati nel 2020: facciamo molta pratica e i nostri studenti dopo questo corso sono subito inseriti nel mondo del lavoro. Abbiamo aziende oftalmiche in house nel dipartimento, che danno la possibilità di fare tirocinio aziendale dentro e fuori la Brizzi srl, la nostra società. I nostri ragazzi sono pronti alla fine del percorso formativi: tutti quelli che si sono laureati, fino ad ora, sono già impegnati nel mondo del lavoro».

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