
La paura è quella di rivedere le stesse scene del 2024, anzi peggio, «perché anche se nessuno lo dice, da queste parti il quadro si prospetta più nero della scorsa estate, con meno acqua nelle dighe e temperature già alte».
Parola di Paolo Ganduscio, agrumicoltore di Ribera e voce dell’associazione Liberi agricoltori del basso Verdura, che insieme ad altri movimenti ha chiesto e ottenuto ieri un consiglio straordinario nel Comune agrigentino, chiamando a raccolta tutti i sindaci del distretto e invocando «il pompaggio di parte delle risorse idriche del fiume Verdura verso l’invaso di Castello e nella vicina stazione di distribuzione, dove orbitano 700 ettari di agrumeti.
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