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In Sicilia i pannelli solari strappano ettari di terreno all'agricoltura, allarme di Coldiretti

«Là dove c'era il grano, là dove c'erano produzioni tipiche adesso ci sono distese di pannelli solari. Basta percorrere pochi chilometri dalle città per vedere quanto sta succedendo in Sicilia dove in nome della transizione green si sta modificando la vocazione territoriale, agricola, turistica, paesaggistica completamente alterata da una deregulation durata anni». Lo dice Coldiretti che denuncia la «deformazione territoriale» che sta avvenendo nell’Isola.

«Migliaia di ettari strappati all’agricoltura per produrre elettricità ma non si sa quanta ne rimanga nella nostra Regione. Siamo di fronte ad una nuova colonizzazione che depaupera i terreni fertili su cui questi pannelli vengono installati - ribadisce Coldiretti Sicilia -. Basta percorrere le autostrade o le strade interne per constatare quanto sia cambiato Il paesaggio che è anche uno dei presupposti su cui si fonda la scelta turistica perché addirittura i pannelli confinano con le aree più belle».

«Continuare così - aggiunge - significa limitare le possibilità agricole dei giovani che vogliono rimanere e lavorare in agricoltura. Occorre definire con chiarezza i limiti non valicabili dell’imposizione di strutture che possono trovare una destinazione consona e non su terreni produttivi. Non si tratta di bloccare lo sviluppo di energie alternative ma di evitare l’esodo continuo nelle campagne che incrementa le incertezze di chi rimane».

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