
Casteldaccia ospiterà una delle tre manifestazioni nazionali di Cgil Cisl e Uil per il Primo Maggio. Le altre due manifestazioni nazionali di Cgil Cisl e Uil si svolgeranno, in contemporanea con quella di Casteldaccia, a Montemurlo, in provincia di Prato e a Roma.
A piazza Matrice (la piazza principale) della cittadina in provincia di Palermo, a partire dalle ore 10, sul palco si avvicenderanno delegati e lavoratori dei settori chimico, edile, sanitario, agroalimentare, dei trasporti e un rappresentante dei pensionati. Interverranno Luisella Lionti, segretaria generale Uil Sicilia e Ignazio Giudice, segretario confederale Cgil Sicilia. Dalle ore 12,10 ci sarà la diretta video della manifestazione in onda sui canali Rai. A chiudere la manifestazione sarà la segretaria generale della Cisl nazionale, Daniela Fumarola.
«Casteldaccia rappresenta un simbolo perché è stata teatro di una strage e da questa piazza si deve ripartire per ribadire ancora una volta che non si può morire di lavoro». Lo affermano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia, Alfio Mannino, Leonardo La Piana e Luisella Lionti che riprendendo lo slogan unitario scelto dai tre sindacati confederali per le manifestazioni del Primo Maggio, «Uniti per un lavoro sicuro», rilanciano: «Le morti bianche, gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali sono un’emergenza di fronte alla quale bisogna agire subito con azioni concrete. Prioritari sono la formazione, il rafforzamento dei controlli attraverso il potenziamento degli organici degli ispettori del lavoro, la vigilanza sul sistema degli appalti e dei subappalti e la realizzazione di una svolta culturale che parta dai banchi di scuola».
«Bisogna affermare - aggiungono Mannino, La Piana, Lionti - la cultura della legalità e della dignità della persona. Non possiamo più tollerare che si esca di casa per andare a lavorare e non vi si faccia più ritorno. Il lavoro non può essere causa di morte o di invalidità. La sicurezza non è una concessione, un privilegio né tantomeno una zavorra. La sicurezza è un diritto e come tale è obbligatorio tutelarlo».
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