L’allerta era già partita lo scorso anno, ma adesso sembra suonare più forte, lanciata prima da Sciacca, tanto da chiedere al governo nazionale e a quello regionale la dichiarazione dello stato di calamità naturale, e a seguire da un po’ tutte le marinerie siciliane fino a rimbalzare sul fronte dei consumatori, in un coro che solleva la stessa questione: il pescato locale scarseggia sempre di più e, «di conseguenza, costa sempre di più, con rialzo del 25% rispetto al 2024, quando già avevamo registrato un aumento del 20% sul 2023». Parola di Dario Pistorio, presidente di Fipe Confcommercio Sicilia, l’associazione dei ristoratori, ma lo sanno bene anche armatori e pescatori di Porticello, dove Giuseppe D’acquisto, Codiretti e rappresentate di una delle più grandi cooperative del luogo, punta il dito sui cambiamenti climatici, sul surriscaldamen L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale.