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Oltre duecento i delegati, si apre il congresso Cisl Palermo Trapani

Domani dalle ore 9.30 riprenderà il dibattito e i lavori della mattina verranno conclusi dalla segretaria generale nazionale del sindacato

La crisi che morde i territori di Palermo e Trapani, che allo stesso tempo mostrano punti di eccellenza e voglia di rinascita, il lavoro di sinergia fra istituzioni e parti sociali fondamentale per affrontare le emergenze del momento, quali la povertà sociale, economica ed educativa, il disagio giovanile, la microcriminalità dilagante nei quartieri delle periferie, la criminalità organizzata che ancora limita lo sviluppo, l’allarme crack fra i giovani, la sicurezza sul lavoro e il contrasto alla violenza sulle donne. Sono solo alcuni dei temi al centro della relazione della segretaria generale Cisl Palermo Trapani, Federica Badami, che ha aperto questo pomeriggio il quarto congresso territoriale, che si concluderà domani pomeriggio a Palermo al San Paolo Palace in via Marine. Sono 221 i delegati provenienti dalle due province, che voteranno per eleggere i componenti del nuovo consiglio generale. Domani dalle ore 9.30 riprenderà il dibattito e i lavori della mattina verranno conclusi dalla segretaria generale Cisl nazionale Daniela Fumarola. Nel pomeriggio, il consiglio generale sarà chiamato ad eleggere il segretario generale e la segreteria Cisl Palermo Trapani.

L’analisi dei territori

Un quadro chiaroscuro quello delineato nella relazione della segretaria Badami, partendo dai dati Istat:

  • 351 mila occupati a Palermo,
  • 123 mila a Trapani,
  • 1.425 mila in Sicilia.

Il tasso regionale di disoccupazione nel 2024 è stato 13,3% (220 mila, mentre erano 264 mila nel 2023); a Palermo si attesta al 14,7% (58 mila, in calo rispetto al 2023 quando erano 69 mila), 15,2% per le donne e 8,8% per gli uomini. A Trapani il tasso di disoccupazione è dell’8,2% (11 mila, erano 17 mila nel 2023), 7,1% per le donne e 8,8% per gli uomini.

Il dato sale nella fascia 25-35 anni:

  • 14,1% a Trapani (15 donne e 13,6 uomini),
  • 19,2% a Palermo (20,6 donne – 18,3 uomini).

Tra i giovanissimi, il tasso siciliano è 36,5%,

  • 45,7% a Palermo (42 donne, oltre 47% ragazzi),
  • 39,9% a Trapani (29,1% donne; 48,2% uomini).

Cresce la povertà: secondo i dati della Caritas diocesana di Palermo, i centri convenzionati hanno assistito 3.138 famiglie (coinvolte 9.293 persone), mentre le parrocchie con gli aiuti alimentari hanno raggiunto 8.845 famiglie (26.384 persone). Una realtà fatta di povertà economica, disoccupazione, lavoro nero, emergenza abitativa, povertà educativa, dispersione scolastica e microcriminalità. A Trapani, la Caritas ha assistito 8.700 persone nell’ultimo anno. Secondo i dati Inps, domina il lavoro povero:

  • quasi il 30% dei lavoratori a Palermo è considerato «lavoratore povero»;
  • a Trapani la percentuale è 28%.

Oltre il 20% di questi lavoratori guadagna meno di mille euro al mese. A Palermo, il tasso di NEET supera il 45% tra i 15 e i 29 anni; a Trapani oltre il 40%. Anche la condizione economica dei pensionati è critica:

  • quasi la metà delle pensioni non supera i 500 euro mensili;
  • l’importo medio è di 654 euro,
  • le pensioni da lavoro arrivano a 1.022 euro, insufficienti a coprire i costi della vita.

L’analisi della Cisl e le proposte

«Tutti numeri, quelli sul lavoro povero, che sono il riflesso di un mercato del lavoro che fatica ad offrire opportunità dignitose e di qualità» – ha affermato Badami nella sua relazione – «spesso caratterizzato da contratti precari, part-time involontari e bassi salari». «Ciò ha un impatto devastante sulle famiglie e priva il territorio della spinta economica di una forza lavoro sicura e ben retribuita». Le città di Palermo e Trapani vivono questa complessa dualità: potenziale di crescita grazie a turismo, agricoltura, industria e infrastrutture, ma frenate da lavoro nero, povertà e criminalità organizzata. «Per fermare la fuga dei giovani cervelli – ha aggiunto Badami – servono interventi mirati e politiche attive». Tra le proposte:

  • rafforzare la contrattazione collettiva,
  • programmi di formazione e aggiornamento professionale,
  • patti territoriali per il rilancio di Palermo e Trapani, coinvolgendo istituzioni, parti sociali e imprenditoriali.

La centralità delle infrastrutture

Per Badami, è fondamentale creare un’economia di sistema tra gli aeroporti Falcone Borsellino e Vincenzo Florio. «Serve una rete infrastrutturale moderna ed integrata, per ridurre costi e tempi e attrarre nuovi investimenti». Altro nodo cruciale:

  • infrastrutture digitali,
  • energia rinnovabile e sistemi energetici moderni per ridurre la dipendenza e i costi operativi.

Fra le priorità la sicurezza sul lavoro

«Ci allarma l’aumento degli incidenti mortali nel palermitano, tre solo nell’ultima settimana» – denuncia Badami.

Nel 2024:

  • a Palermo oltre 6 mila incidenti sul lavoro, 20 mortali;
  • a Trapani 1.856 incidenti, 9 mortali.

«Proponiamo di riutilizzare l’avanzo INAIL per finanziare la prevenzione e la formazione su sicurezza». Il Primo Maggio, Cgil, Cisl e Uil celebreranno la giornata a Casteldaccia, teatro della recente tragedia sul lavoro.

Le aree industriali dismesse

«Occorre riqualificarle puntando sulla sostenibilità» – rilancia la Cisl.

Tra le proposte:

  • incentivi alle imprese ecologiche,
  • sviluppo di energie rinnovabili, economia circolare, agricoltura sostenibile,
  • coinvolgimento di università e centri di ricerca.

Nasce inoltre lo sportello «Vita senza barriere» presso la sede Cisl Palermo, per assistere fragili e disabili. «Centrali le politiche abitative e la battaglia per la vita», conclude Badami, con la priorità di «tutelare la salute dei lavoratori sopra ogni altra logica».

Le conclusioni della Cisl Sicilia

Per il segretario generale Cisl Sicilia Leonardo La Piana: «La Sicilia vive un momento di grande complessità. Servono politiche regionali per rilanciare lo sviluppo e garantire opportunità reali, soprattutto per i giovani. Senza investimenti su lavoro, infrastrutture, sanità e servizi pubblici, l’isola perderà competitività». Tema prioritario resta la sicurezza sul lavoro: «L’elenco delle morti bianche è infinito. Morire di lavoro è una vergogna insostenibile – ha detto La Piana «Il Primo maggio a Casteldaccia onoreremo le vittime e ribadiremo il nostro sostegno alle famiglie che chiedono giustizia. Non possiamo accettare che il diritto al lavoro diventi un rischio per la vita».

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