Terna, Sicilia al centro della transizione energetica: prima regione per investimenti nella rete elettrica
La Sicilia si conferma protagonista nella rivoluzione energetica italiana, posizionandosi come la prima regione per investimenti nella rete elettrica nazionale. Il nuovo Piano di Sviluppo 2025-2034 di Terna, presentato a Roma oggi, venerdì 14 marzo, destina alla regione una quota significativa dei 23 miliardi di euro previsti per l'ammodernamento e il potenziamento delle infrastrutture nei prossimi dieci anni. Sono previsti interventi che consolidano il ruolo di Terna al servizio del Paese per un futuro sostenibile e decarbonizzato. Opere essenziali per il perseguimento degli obiettivi nazionali ed europei di transizione energetica, indipendenza, resilienza ed efficienza del sistema elettrico.
«Il Piano di Sviluppo 2025 - comunicano da Terna - è coerente con i target definiti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2024, declinati nel Documento di Descrizione degli Scenari 2024 Terna-Snam, che prevede un incremento della capacità installata solare ed eolica di oltre 65 GW al 2030 e di 94 GW al 2035, entrambi rispetto all’installato al 2023».
La società guidata da Giuseppina Di Foggia ha illustrato oggi il Piano alla presenza del presidente di Terna, Igor De Biasio, del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del Presidente di ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, Stefano Besseghini.
«Il Piano di Sviluppo presentato oggi risponde alle urgenti necessità che il contesto attuale impone. Investire nella pianificazione, nell’ammodernamento e nella digitalizzazione delle reti elettriche è infatti essenziale per far fronte alla crescente domanda di energia e all’integrazione delle fonti rinnovabili. Con 23 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, puntiamo ad assicurare al Paese un sistema affidabile, resiliente e sostenibile -, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna -. Una rete di trasmissione adeguata e interconnessa, insieme alle attuali misure legislative e agli strumenti di incentivazione, è il fattore abilitante per raggiungere i target previsti dal Piano Nazionale per l’Energia e il Clima al 2030. L’avvio della fase realizzativa delle nostre principali infrastrutture elettriche, come il Tyrrhenian Link, l’Adriatic Link e il collegamento tra Sardegna, Corsica e Toscana, conferma l’impegno di Terna nel gestire la transizione energetica del Paese”, ha aggiunto Giuseppina Di Foggia.
Il ruolo strategico della Sicilia
La Sicilia si trova al centro di importanti interventi infrastrutturali finalizzati a rafforzare la capacità di trasporto dell’energia elettrica, favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili e migliorare la sicurezza e la resilienza della rete. L’isola è uno snodo fondamentale per la decarbonizzazione del Paese e per il collegamento tra l’Italia e il Mediterraneo.
Tra le opere più rilevanti che coinvolgono la Sicilia spiccano:
- Tyrrhenian Link, il grande collegamento sottomarino HVDC da 500 kV che unirà la Sicilia con la Campania e la Sardegna. Il ramo est (Campania-Sicilia) è già in fase di realizzazione con la posa del cavo sottomarino iniziata nel 2025. L'intero progetto sarà operativo entro il 2028 e consentirà una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili.
- Bolano-Annunziata, il nuovo elettrodotto sottomarino a 380 kV che potenzierà il collegamento tra Sicilia e Calabria, incrementando la capacità di scambio tra l’isola e il continente fino a 2.000 MW.
- Nuove dorsali elettriche interne alla Sicilia, con tre nuovi collegamenti a 380 kV (Chiaramonte Gulfi-Ciminna, Caracoli-Ciminna e Paternò-Priolo) per migliorare la distribuzione dell’energia all’interno della regione.