
Un lavoratore su otto in nero o irregolare, non sottoposto a visita medica per l’idoneità allo svolgimento delle sue mansioni e non formato in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. È quanto emerso nel corso dei controlli dei carabinieri militari del gruppo tutela lavoro di Palermo, con i militari delle stazioni in alcuni cantieri edili in provincia, compresa l’isola di Ustica.
Nel corso delle verifiche è stato accertato che il 15% lavora senza un regolare contratto di lavoro e le garanzie previste dalla normativa vigente per la tutela della loro incolumità o in carenza di formazione specifica. I militari, nel corso dei controlli, hanno contestato ai datori di lavoro diverse violazioni al testo unico in materia di sicurezza: si va dall’omessa formazione e informazione del personale dipendente, alle mancate visite mediche, dalla mancata consegna di dispositivi di protezione individuale quali scarpe antinfortunistiche, guanti e caschetti, al montaggio non corretto di ponteggi con conseguenti rischi di cadute dall’alto, dall’assenza di addetti al servizio antincendio e al primo soccorso alla presenza di quadri elettrici non a norma.
Sono state controllate 71 le imprese edili, 18 delle quali hanno ricevuto un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per motivi di sicurezza e per lavoro nero; 153 i lavoratori controllati, 23 dei quali irregolari; 340 mila euro circa l’importo complessivo delle sanzioni e delle ammende che sono state elevate. Le imprese edili multate, dopo aver ottemperato al pagamento della sanzione e aver formalmente assunto i lavoratori privi di contratto, sono state messe nelle condizioni di continuare ad esercitare le proprie attività.
La Filca Cisl: la trasgressione delle norme sulla sicurezza ha raggiunto numeri preoccupanti
«L’ennesima operazione dei carabinieri che ha messo in luce le irregolarità nei cantieri di Palermo conferma ancora una volta che il lavoro irregolare e la mancanza di regole sono ormai pratiche consolidate e la trasgressione delle norme di sicurezza hanno ormai ha raggiunto numeri preoccupanti che non possono essere più sottovalutati ma devono essere arrestati potenziando il numero degli ispettori senza aspettare che scappi il morto». Lo ha detto il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’anca che ha aggiunto: «Ringrazio le forze dell’ordine per il lavoro svolto e ancora una volta come Filca ribadiamo il nostro impegno su ogni fronte per infondere la cultura della sicurezza e chiediamo a gran voce soprattutto che si potenzino i controlli e che le istituzioni prevedano maggiori risorse per aumentare i controlli e norme stringenti per i trasgressioni anche alle luce delle tante tante opere infrastrutturali che sono previste con i fondi del Pnrr dove il rischio che si possono annidare gravi violazioni e’ molto alto».
L'Ance: pronti a dare supporto alle imprese
«Leggere di lavoratori in nero nei cantieri edili o di irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro o di adeguata formazione del personale, scoperti a seguito di controlli e ispezioni è sempre un duro colpo per la nostra categoria, a maggior ragione per la nostra Associazione che, da anni, porta avanti una politica di legalità e sicurezza». Ad affermarlo è il presidente di Ance Palermo Giuseppe Puccio. «Lo abbiamo detto spesso in passato e lo ribadiamo anche adesso, non solo alle imprese associate ad Ance Palermo che sanno già come agire in questi ambiti, ma alle piccole ditte con pochi dipendenti che a volte fanno fatica a tenere il passo con una normativa alquanto complessa. A queste imprese rivolgiamo l’appello ad utilizzare i servizi che gratuitamente vengono forniti dal Panormedil in materia di sicurezza e formazione del personale e le invitiamo a rivolgersi alla nostra Associazione per avere tutte le informazioni necessarie per lavorare in regola e in sicurezza».
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