Palermo

Giovedì 06 Marzo 2025

Amap, pronto il piano per l'investimento da 135 milioni per la rete idrica di Palermo

Il potabilizzatore di Risalaimi

Un investimento di 135 milioni di euro per rivoluzionare la rete idrica di Palermo e provincia. Il piano industriale di Amap prende forma grazie al finanziamento garantito da un pool di banche guidato da Intesa Sanpaolo, con Cassa Depositi e Prestiti, Monte dei Paschi di Siena, Banco BPM e Mediocredito Centrale-Banca del Mezzogiorno. Una somma destinata a modernizzare le infrastrutture, ridurre le perdite e potenziare gli impianti di depurazione, con interventi strategici che cambieranno il volto del servizio idrico integrato nei prossimi anni. Tra gli interventi principali c'è il ripristino delle adduzioni idriche nel Comune di Santa Flavia, in collaborazione con Bagheria, per un importo di 2,7 milioni di euro, e la sostituzione delle reti idriche vetuste a Camporeale (3,61 milioni). Ma il cuore del progetto riguarda le grandi opere infrastrutturali: il rinnovo funzionale del potabilizzatore Jato con un investimento da 37,86 milioni, e la costruzione di un nuovo impianto di potabilizzazione alla sorgente Presidiana, il cui costo sfiora i 50 milioni. A Palermo l'attenzione si concentra sulle reti idriche: il rifacimento della sottorete di Boccadifalco richiederà 9,5 milioni, mentre il completamento della nuova rete cittadina, compresa la posa di condotte di alimentazione primaria e il rinnovo dei serbatoi, assorbirà altri 49,5 milioni. Uno degli obiettivi chiave del piano è la riduzione delle perdite d'acqua: per questo motivo sono stati stanziati 68 milioni per la riabilitazione digitale delle reti, con sistemi di misurazione e modellazione idraulica avanzata. Non solo acquedotti, ma anche depurazione. Amap interverrà sugli impianti di trattamento delle acque reflue in diversi comuni: a Bolognetta si realizzerà un nuovo tronco fognario e si adeguerà il depuratore esistente (4,15 milioni), a Casteldaccia l'impianto sarà rinnovato con un finanziamento da 6 milioni, a Corleone con 5,75 milioni. A Ventimiglia di Sicilia, infine, è previsto un potenziamento da 2,65 milioni. Per il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, si tratta di un segnale di credibilità: «C’è grande soddisfazione per questo finanziamento che arriva a seguito di un lungo percorso di confronto dell’amministrazione con Cassa Depositi e Prestiti e altri player finanziari. Per ciò che attiene i servizi idrici l’amministrazione vuole rispondere alle esigenze dei cittadini e questa ne è l’ennesima prova. È cronaca recente l’impegno del Comune che è riuscito a salvare il progetto da oltre 40 milioni di euro per potenziare la distribuzione idrica a Romagnolo, Sperone e Acqua dei Corsari grazie all’interlocuzione con il ministero delle Infrastrutture. I finanziamenti odierni testimoniano la credibilità del piano industriale elaborato da Amap che ha saputo sottoporre alle analisi del mercato finanziario un progetto pluriennale credibile e ben strutturato. Si tratta di un’opportunità che proietterà l’azienda di Palermo nel futuro, in termini di efficienza strutturale e di gestione complessiva del servizio idrico. Adesso bisognerà studiare un cronoprogramma utile a garantire nei tempi adeguati quel salto in avanti necessario per potere affrontare con successo le sfide di oggi e superare gli effetti delle carenze del passato». L'amministratore unico di Amap, Giovanni Sciortino, ha spiegato che con il finanziamento del piano industriale 2023-2045 «si pongono le basi per l’attuazione degli impegni gestionali affidati ad Amap attraverso la convenzione di gestione dell’Ato di Palermo, soprattutto in termini di perseguimento degli obiettivi di qualità del servizio imposti da Arera e di efficientamento della spesa. Ciò in considerazione dello stato precario delle infrastrutture presenti nel territorio gestito che necessita di ingenti investimenti sostenibili con l’apporto di risorse provenienti dalle linee di finanziamento pubblico, ad integrazione delle risorse proprie del gestore provenienti dalla tariffa».  

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