Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Palermo, arrivano i soldi per fare ripartire il cantiere dello stupro al Foro Italico

In un anno chiuderanno i lavori per il disinquinamento della Cala di Palermo. E addio al cantiere della vergogna, quello in cui si è consumato lo stupro di gruppo ai danni di una ragazza da parte di sette giovani del branco recentemente condannati a pene variabili dai 4 agli 8 anni. Di fatto, un’area di cantiere abbandonata da anni. Non illuminata, non sorvegliata, non presidiata: è stata il simbolo di un degrado proprio in una delle zone paesaggistiche e storiche più pregiate della città.

L’amministrazione comunale di Palermo ha stanziato 4,3 milioni di euro che consentiranno di portare a compimento l’opera che serve alla realizzazione di una mega vasca di raccolta dei liquami che poi dovranno essere indirizzati verso il depuratore di Acqua dei Corsari tramite una pompa di sollevamento. Tecnicamente è una perizia di variante con l’impegno di somme suppletive. Il cosiddetto «atto di sottomissione», una sorta di nuovo accordo, è stato già firmato dal Rup (l’ingegnere Nicolò Asaro, responsabile unico del procedimento) e dal dirigente dei Servizi a rete e del dissesto idrogeologico (Giuseppe Giuliano). I lavori saranno consegnati all’azienda Sostenia srl fra il 10 e il 15 gennaio.

«L’impegno - spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici Salvatore Orlando - è di chiudere l’intervento in dodici mesi e sostanzialmente archiviare un pratica rimasta aperta già da troppo tempo». Anche il sindaco, Roberto Lagalla - nel corso di un’intervista rilasciata a Tgs Sette andato in onda domenica, in cui ha fatto il bilancio delle cose fatte nel 2024 - ha indicato la mossa per sbloccare quel cantiere tristemente famoso, che sfregia la distesa del Foro Italico, fra le più qualificanti dell’ultimo periodo della sua amministrazione. Certo, l’area ancora rimarrà transennata e visibile. Ma una cosa è l’abbandono in cui è caduta in questi anni, possibile ricettacolo di sbandati di ogni tipo, un’altra avere un cantiere operativo, illuminato, costantemente sorvegliato per via dei macchinari che vi sosteranno e i materiali depositati.

Sempre dall’ufficio del Dissesto idrogeologico, sono venuti fuori i progetti approvati poi dalla giunta per la manutenzione dei canali di maltempo, spesso responsabili di allagamenti in città.
Ci sono 411 mila euro destinati al canale di Boccadifalco, da via Umberto Maddalena (a Mezzomorreale) sino allo sbocco a mare dell’Oreto. L’intervento consisterà nell’eliminazione della vegetazione spontanea, la rimozione dei detriti e il rafforzamento degli argini del torrente che si snoda tortuosamente sino a valle. Nella determina si legge che il progetto «è finalizzato alla funzionalità idraulica e la riduzione del rischio di incendio». Inoltre, 134 mila euro, sempre per la stessa tipologia di interventi, sono stati destinati per i lavori dei canali Borsellino e Celona.
Anche su questo tema Lagalla ha insistito, parlando di allagamenti inesistenti nel giorno delle piogge copiose dei giorni scorsi «perché per tempo si sono effettuati i lavori di spurgo di tombini e caditoie».

Digital Edition
Dal Giornale di Sicilia in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Caricamento commenti

Commenta la notizia