Nella città in cui ogni sforzo di renderla pulita risulta dannatamente inutile, la certezza che altri sessanta operatori ecologici entreranno in servizio fra qualche giorno diventa una notizia importante. Entreranno a pieno titolo nei ranghi della Rap, così come già accaduto per i primi 45, e sicuramente non andranno in ufficio. «Con certezza saranno collocati fra differenziata, spazzamento e raccolta. Insomma, andranno tutti in strada», spiega il presidente Giuseppe Todaro che aveva annunciato la metà di settembre come data aggiornata delle assunzioni. In poco più di un mese, in sostanza, l'azienda si rianima un po', prendendo forze fresche probabilmente per la prima volta dopo vent'anni. Attingendo dal concorsone per 306 operatori già espletato e con la graduatoria approvata. I ritardi con cui sta avvenendo l'ingresso della seconda tranche, aveva innervosito il sindacato che ieri mattina ha dato vita coi lavoratori a un sit-in sotto Palazzo Galletti, una delle sedi del Comune. La Cgil funzione pubblica, infatti, ha temuto che i ritardi accumulati preludessero a un rinvio sine die delle assunzioni. Preoccupazione fugata definitivamente ieri. Un servizio completo di Giancarlo Macaluso sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi