Nel 2023 l’economia siciliana è cresciuta ma molto più lentamente rispetto all’anno precedente e anche nei primi mesi del 2024 la crescita rimane modesta: è il quadro che emerge da banca di Italia che questa mattina a Palermo ha presentato il rapporto annuale sulla economia dell’Isola.
Il pil cresce dello 0,7%, in misura inferiore rispetto al Pil nazionale (1,1%) ma rallenta il settore delle costruzioni e dei servizi mentre l’agricoltura ha accusato i forti contraccolpi delle anomalie climatiche tra cui siccità e intense piogge concentrate in brevi periodi che hanno fatto crollare le esportazioni.
Una buona notizia arriva dall’occupazione in crescita (+5,5%) che registra un +4% rispetto al 2022 nella fascia tra i 25 e i 34 anni. In generale l’incremento è stato superiore a quanto realizzato nel mezzogiorno (3,1%) d nella media nazionale (2,1%) e ad essere maggiormente investiti da questa ondata sono donne e lavoratori autonomi ma si è registrato un nuovo rilevante calo dell’incidenza dei giovani tra i 15 e i 34 anni che non sono occupati non studiano e non frequentano corsi di formazione. Sale anche il reddito delle famiglie sostenuto dall’ espansione dell’occupazione e così come crescono le spese degli enti territoriali sospinte dalle somme del pnrr, anche se sul fronte dei servizi digitali si rimane sotto alla media italiana.
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