Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Ex Fiat di Termini Imerese, avviata la procedura del passaggio a Pelligra: 350 operai nel piano produttivo, un rebus gli altri 190

La Fiom Cgil chiede che tutto i lavoratori in capo alla Blutec transitino nella holding grazie ai fondi della Regione. Ma il gruppo catanese chiama in causa le istituzioni

A Palermo, con il primo incontro, ha avuto avvio la procedura per il passaggio dell’area industriale che fu della Fiat, a Termini Imerese, da Blutec a Pelligra Italia Holding. Ne danno notizia in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità, e Roberto Mastrosimone della Fiom-Cgil nazionale. Da quando emerge dai comunicati del sindacato e dell'azienda resta in bilico il futuro di 190 lavoratori, mentre 350 rientreranno nel piano industriale previsto dal gruppo catanese.

Fiom Cgil

«Il gruppo Pelligra - raccontano i due sindacalisti della Fiom - ha dichiarato la volontà di agire con un piano di riqualificazione delle aree dal punto di vista immobiliare e, conseguentemente, per predisporre un polo logistico e industriale/produttivo, impegnando 350 lavoratrici e lavoratori dei complessivi 540 che attualmente sono in capo a Blutec. Come Fiom-Cgil, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo ribadito che un accordo quadro generale deve trovare una soluzione per tutti i dipendenti Blutec».

La strada, secondo la Fiom Cgil, «potrebbe essere quella che il gruppo Pelligra passi alle proprie dipendenze tutti i 540 lavoratrici e lavoratori. Questo anche sulla scorta dei 30 milioni di euro della legge di stabilità della Regione Siciliana del 2022 utilizzabili per politiche attive e passive specificatamente per Blutec. Il gruppo Pelligra ha dichiarato la propria disponibilità nel traguardare questa ipotesi complessiva. È evidente che saranno necessari approfondimenti e impegno per risolvere tutte le possibili criticità tecniche per declinare la traiettoria politica sulla quale c’è la totale condivisione di tutti gli attori al tavolo di confronto. Soprattutto per individuare quale possa essere lo strumento possibile e più adeguato per mettere in tutela i 190 lavoratrici e lavoratori che non faranno parte del piano industriale/produttivo».

Il 4 novembre 2024 scadrà l’amministrazione straordinaria e quindi la cassa integrazione straordinaria ad essa collegata. «È chiaro quindi - concludono Lodi e Mastrosimone - che le prossime settimane saranno fondamentali per proseguire il confronto, approfondire i temi del piano industriale e sciogliere quei nodi che oggi ancora non sono risolti, in particolare nel rapporto con il ministero del Lavoro. Il percorso avviato oggi è un percorso importante nell’ottica di risolvere definitivamente e completamente l’annosa vertenza Termini Imerese. La Fiom-Cgil continuerà coerentemente a lavorare per raggiungere il traguardo. Non saranno possibili soluzioni parziali. L’accordo generale dovrà essere risolutivo e tutelante per tutti. Nonostante l’incontro odierno sia formalmente relativo alla procedura ex art. 47 per il passaggio da Blutec a Pelligra dello stabilimento di Termini Imerese e dei dipendenti diretti - conclude la Fiom - abbiamo comunque puntualizzato che parallelamente a detta procedura dovrà essere trovata una soluzione ed una tutela per i lavoratori dell’ex indotto».

Pelligra Italia

Pelligra Italia ha ribadito la massima disponibilità per la tutela dei lavoratori dello stabilimento anche attraverso programmi di formazione e di riqualificazione, perché, si legge in una nota, «non vi può essere sviluppo senza una responsabilità sociale. Il senso di responsabilità che c’è dietro questa scelta non può però far passare in secondo piano che il primo interesse di Pelligra Italia sia garantire la sostenibilità del conto economico per garantire un futuro certo alle 350 persone che saranno impiegate nel piano di rilancio del sito di Termini Imerese». Insomma, viene confermata la cifra dei 350 senza dare una risposta alla Fiom sul futuro degli altri 190.

«Il gruppo - dice il comunicato - confida che con i tecnici del Ministero del Lavoro sarà possibile individuare il percorso più corretto per sostenere sia il piano industriale sia le persone coinvolte. Solo attraverso una collaborazione proficua con le istituzioni locali e centrali, con il Ministero del Lavoro, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con la Regione Siciliana e le parti sociali, riusciremo a realizzare un grande polo manifatturiero, logistico e industriale nell’area di Termini Imerese con un investimento che offrirà opportunità di lavoro per le future generazioni». La Pelligra Holding ha sottolineato che l’investimento non è un operazione meramente immobiliare, ma industriale e produttiva e la scelta della Sicilia non è casuale.

Fim Cisl

Sulla questione interviene anche la Fim Cisl. «Abbiamo chiesto di conoscere nel dettaglio il piano industriale - dicono il coordinatore nazionale Fim Marco Giglio e il segretario Fim Palermo-Trapani, Antonio Nobile - e ribadito la necessità di condividere le soluzioni che daranno copertura a tutti i lavoratori oggi in Blutec. Per questo è necessario che il ministero del Lavoro e l’assessorato al Lavoro intensifichino l’azione per trovare gli strumenti per gestire e definire il processo. I tempi sono stretti per cui è necessario che gli approfondimenti, già in corso, si concretizzino quanto prima».

Il giudizio sul gruppo Pelligra è positivo. «Registriamo - dicono i due sindacalisti della Fim - un approccio serio e costruttivo da parte dell’azienda e cogliamo positivamente l’apertura della stessa a essere parte attiva per la risoluzione della vertenza anche oltre il bacino delle 350 unità. Si prospetta finalmente una soluzione definitiva e positiva della vertenza ma affinché si realizzi serve lo sforzo da parte di tutti i soggetti istituzionali per arrivare prima della scadenza dell’amministrazione straordinaria il passaggio e la definizione dei lavoratori. Il prossimo incontro è previsto per metà luglio».

Caricamento commenti

Commenta la notizia