Palermo

Giovedì 21 Novembre 2024

Palermo, Schifani ai sindacati: «Ci sarà una norma per garantire in tempi brevi la stabilizzazione di tutti i precari ex Pip»

La Regione Siciliana fa sapere in una nota che si avvicina il completamento della stabilizzazione di tutti i lavoratori del bacino ex Pip di Palermo, «confermando - viene sottolineato - l'impegno assunto dal presidente Renato Schifani sin dal suo insediamento». È il quadro emerso durante un incontro tra il presidente e i sindacati, questa mattina, a Palazzo d'Orléans. Schifani ha annunciato un emendamento d'iniziativa governativa, da inserire nel documento finanziario che sarà discusso all'Ars nei prossimi giorni, per trovare la copertura necessaria ad assicurare un futuro lavorativo stabile anche ai precari non rientranti nel primo contingente di stabilizzazioni, in corso da circa tre mesi. «È già in corso una ricognizione dei fabbisogni di enti regionali, ospedali e società partecipate - assicura il governatore - per verificare dove potere collocare questi lavoratori che, a buon diritto, attendono stabilità economica e serenità per sé e per le proprie famiglie. Il superamento del precariato storico all'interno dell'amministrazione regionale era un impegno assunto già in campagna elettorale e con rigore stiamo cercando di mantenerlo». Negli ultimi mesi sono stati assunti a tempo indeterminato nei vari dipartimenti regionali 745 lavoratori, che arriveranno a 1166 nelle prossime settimane. Il procedimento rappresenta l’atto finale di un percorso sostenuto dalla Regione Siciliana che si è sbloccato un anno fa, grazie a uno stanziamento per il triennio 2024-2026 di 22,5 milioni di euro e la relativa autorizzazione alla Sas per l'avvio della stabilizzazione. «Siamo molto soddisfatti - ha dichiarato Mimma Calabrò della Fisascat Cisl - per il pragmatismo mostrato dal presidente della Regione Renato Schifani, il quale ha detto con chiarezza che entro luglio si conosceranno i tempi certi per la contrattualizzazione di tutto il bacino degli ex Pip. A noi spetta il compito di continuare a vigilare come abbiamo fatto finora». Nei giorni scorsi il sindacato aveva fortemente criticato il silenzio caduto sulla vicenda dopo le prime stabilizzazioni fatte dalla Sas.

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