Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Palermo, licenziati 40 dipendenti del Conad del centro Conca d'Oro

Licenziamento collettivo in vista al Conad del centro commerciale Conca d’Oro di Palermo. Ad annunciarlo ai sindacati, la Abbate Ipermercati srl, che gestisce il punto vendita. La società ha comunicato il licenziamento di 40 lavoratori, sui 127 in servizio, tutti con contratto a tempo indeterminato, per «esubero di personale». Una riduzione che si rende necessaria, scrive la Abbate Ipermercati ai sindacati, per l’insostenibilità dei costi. «Ci opporremo alla procedura di licenziamento collettivo, e la percorreremo tutta secondo le previsioni di legge, per la salvaguardia di tutti livelli occupazionali. Siamo pronti a coinvolgere subito anche le istituzioni - dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e la segretaria provinciale Alessia Gatto -. Sarebbe un grave danno per questi lavoratori, che hanno un età media vicino ai 50 anni, con famiglie a carico: ciò significa che saranno difficilmente ricollocabili e con molte probabilità destinati a un futuro povero». La Abbate è subentrata nella gestione dell’ipermercato di via Lanza di Scalea meno di un anno fa, nel giugno del 2023, dopo un’operazione di affitto di ramo d’azienda dal gruppo Auchan-Conad. L’esercizio ha subito negli anni diversi interventi di ristrutturazione e risanamento. Nel settembre 2020, il trasferimento del ramo d’azienda dell’originario ipermercato «Auchan» da Margherita Distribuzione spa a Italica Retail e poi a Pianeta Cospea (entrambe della rete Conad), con l’obiettivo di rilanciare l’attività del punto vendita che nella gestione ex-Auchan versava in una situazione di crisi. «Un duro colpo, l’ennesimo, per dei lavoratori che non hanno pace da anni», spiega Stefano Spitalieri, segretario generale Fisascat Cisl Palermo-Trapani. Si tratta, infatti, di lavoratori che all’inizio provenivano dai punti vendita Auchan, poi transitati in Margherita Distribuzione, Pianeta Cospea e infine in Abbate. «Stiamo già chiedendo all’azienda l’esame congiunto. Il nostro no ai licenziamenti è netto. Bisogna trovare una soluzione che consenta il mantenimento di tutti i livelli occupazionali. In caso contrario avvieremo ogni iniziativa di protesta necessaria», conclude Spitalieri.

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