La studentessa e il cameriere, viaggio tra i partecipanti al concorso per operatori ecologici alla Rap di Palermo
Sguardi attenti e penne che scorrono veloci su quaderni e agende, per non perdere neanche una parola o un dettaglio che potrebbero rivelarsi decisivi ai fini della prova scritta. Viaggio tra i partecipanti al concorso per operatori ecologici di Rap, a Palermo. Sulle quasi ventimila domande che hanno invaso il bando, adesso sono 3500 (tremila scelti per concorso e 500 riservisti) i concorrenti che proveranno a superare le prove scritte e conquistare un posto tra le maestranze dell’azienda che gestisce i rifiuti in città. La Cgil sta accompagnando circa un migliaio di loro in un percorso di preparazione ai quiz, fornendo e approfondendo le competenze base richieste dalla società partecipata. Moltissimi i giovani, alcuni ancora impegnati nel corso di studi all’università, che sperano di poter raggiungere la chimera del posto fisso. O, più semplicemente, confidano che questa opportunità possa rappresentare un trampolino di lancio per i progetti futuri che li attenderanno una volta conclusa l’esperienza accademica. «Studio chimica all’Università di Palermo - racconta Romina Fava - spero che questo concorso possa aiutarmi anche per i miei sogni futuri. Penso sia un’opportunità soprattutto per noi giovani - prosegue - per darci una posizione lavorativa stabile e duratura che ci permette di avere un futuro». Come lei tanti. Ma c’è anche chi, dopo aver percorso altre strade, preferisce un approdo sicuro: «Sono sempre stato uno stagionale - spiega Gabriele Restivo - ho lavorato come cameriere, ho fatto attività di call center, animazione e ho fatto parte di associazioni di volontariato per gli animali. È sicuramente positivo che il Comune finalmente abbia ricominciato con i concorsi». Ma quando si tocca il tasto contratti a tempo determinato gli occhi luccicanti si spengono. Dei 300 posti iniziali, al momento la copertura finanziaria è per i primi 106 (gli altri 200 entreranno successivamente grazie allo scorrimento della graduatoria) e i contratti saranno a tempo determinato. «Speriamo che questa situazione si risolva nel più breve tempo possibile - dice Andrea Gattuso, segretario provinciale Fp Cgil Palermo - abbiamo bisogno di avere questi lavoratori per risolvere il problema di una città sporca. In queste prime due giornate di formazione abbiamo avuto circa 500 partecipanti, in presenza e da remoto: c’è grande attesa ed entusiasmo». «Abbiamo voluto seguire i partecipanti fin dall’inizio - spiega Cinzia Ragusa, responsabile della formazione - in modo da poterli accompagnare alla scoperta delle nozioni delle competenze che il concorso richiede». nel video le interviste a: Romina Fava; Gabriele Restivo; Andrea Gattuso, segretario provinciale Fp Cgil Palermo; Cinzia Ragusa, responsabile della formazione