Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Come cambierà l'aeroporto di Palermo, più verde e spazi al pubblico: investimenti per 68 milioni

Nel prossimo quadriennio gli investimenti della Gesap, società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, supereranno i 68 milioni di euro. La società spinge sull’acceleratore, superando i 64 milioni investiti nel periodo 2020-23, e prevedendo un piano di spesa di oltre 250 milioni in dieci anni provenienti dal piano di sviluppo 2023/2033 approvato da Enac. Sono i numeri sciorinati durante la presentazione del nuovo piano investimenti di Gesap, che oggi si è riunita alla Camera di commercio di Palermo ed Enna per presentare a stakeholder e alla cittadinanza le novità che a breve caratterizzeranno l’aeroporto di Punta Raisi. Di questi 250 milioni, circa un centinaio saranno già impegnati nel quadriennio che terminerà nel 2027 e verrano dirottati, tra gli altri investimenti strutturali, nella ristrutturazione del terminal passeggeri - il primo lotto - investendo circa 40 milioni di euro. La nuova area ha visto nascere nuove zone commerciali, portando ad un aumento del numero di gates e varchi di sicurezza, oltre alla realizzazione dell’avancorpo in area airside e nuovi impianti antincendio. Tra le novità del piano anche un nuovo impianto Bhs partenze del valore di 9,4 milioni di euro, con l’implementazione delle macchine radiogene per il controllo dei bagagli da stiva. Intanto, in atto anche la sostituzione dei sette pontili di imbarco (5,4 milioni di euro), di cui cinque sono già stati installati. Nell’investimento rientra anche il novo piano sicurezza e anti intrusione: saranno installati 17 radar, 51 telecamere termiche intelligenti e 61 telecamere di puntamento per il rilevamento automatico di eventuali tentativi di intrusione della recinzione perimetrale dell’aeroporto, anche in assenza di illuminazione ausiliaria. Il costo totale ammonterà a circa 3,3 milioni di euro e a breve dovrebbe vedere la luce. Tra i temi toccati anche l’ambiente, per il quale Gesap ha previsto il completamento entro il 2024 del progetto per il recupero e il riutilizzo delle acque piovane per le utenze aeroportuali. Un’opera da 700 mila euro, che permetterà il riutilizzo di almeno 15 mila metri cubi d’acqua, ovvero circa il 10% sul totale dell’acqua consumata attualmente consumata annualmente, e la conseguente riduzione dei consumi idrici. In dirittura d’arrivo anche la nuova area cargo di mille metri quadrati, per una spesa totale di 3,3 milioni di euro, con tre baie di carico dotate di rampe, due bilance industriali, due celle frigo e una macchina radiogena, che verrà ampliato nel 2028. Tra i vertici, che oggi hanno presentato anche davanti al sindaco di Palermo Roberto Lagalla, all’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione siciliana Alessandro Aricò e il presidente della Camera di commercio Alessandro Albanese, c’è soddisfazione anche per quanto riguarda il traffico passeggeri della stagione estiva 2023 e della stagione invernale 2023-24: «I numeri sono buoni - ha sottolineano Vito Riggio, amministratore delegato della Gesap - il 2023 lo chiudiamo con un milione di passeggeri in più, che è un ottimo risultato. Per quanto riguarda i lavori passiamo da uno stato di avanzamento del 50% all’80%: manca l’ultimo passo che contiamo di compiere entro la fine dell’anno, al più entro i primi due mesi del 2024. Abbiamo inoltre confermato - prosegue - tutta la programmazione dei collegamenti aerei con una media del 15% in più rispetto all’anno passato. Inoltre, nel piano finanziario quadriennale arriviamo ad un valore di 34 milioni, il che vuol dire che questo aeroporto è appetibile e che la ricerca di un socio industriale, che io suggerisco caldamente di fare al più presto, troverebbero sul mercato molta disponibilità». Riggio si è poi concesso una battuta sul caro voli, da sempre tema caldo per tutti i siciliani: «Come si sa - ha detto - c’è stata una iniziativa del tutto inefficace del governo nazionale». Il direttore generale di Gesap Natale Chieppa ha sottolineano «un rilevante processo sui voli che da Palermo volano su Roma - ha detto - una rotta molto ambita e chiacchierata. L’unico modo per abbattere il costo è aumentare la capacità a disposizione: possiamo dire che sulla base dei programmi delle compagnie avremo il 72% dei posti in più su Roma».

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