«Tre attacchi in un mese ai bancomat, dopo anni in cui non si registrava nessun colpo del genere, devono fare riflettere e correre ai ripari anche perché fino a oggi è stato un fenomeno confinato alle aree del nord del paese. Cosa ci vuole ancora per far capire che è vera emergenza?». Lo dice afferma Gabriele Urzì dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo . «Ormai c’è solo da augurarsi, se hai il bancomat sotto casa, che ad agire siano esperti in questo tipo di crimine e non dilettanti alle prese con bombole ed esplosivi dei cui effetti sanno veramente poco. - aggiunge Urzì - I rischi di colpire le persone sono elevatissimi e a volte volano in aria micidiali schegge di vetro, acciaio e plastiche e solo per miracolo, sino a ora, nessuno si è ferito in modo serio o peggio». Per Urzì «le banche devono investire sempre di più al fine di tutelare la sicurezza dei propri impianti e delle persone» ed “occorre anche aumentare la vigilanza privata fisica con pattugliamenti frequenti nelle ore notturne».