Mentre a Palermo l'università conduce uno studio sugli effetti positivi dell'olio, protagonista indiscusso della dieta mediterranea, l’olio extravergine d’oliva Barbera va in tour per le isole Eolie. «Il direttore d’orchestra della nostra cucina», come l’ha definito Manfredi Barbera, amministratore della società Manfredi Barbera e figli, durante la presentazione alla stampa nella storica focacceria San Francesco, sarà ambasciatore dell’immenso panorama agroalimentare siciliano: l’olio viaggerà dal 22 al 29 luglio per la 14esima edizione della regata velica "La terra incontra il mare, «un progetto di promozione del territorio - spiega Barbera -. Ci piace mettere in risalto che la nostra terra sia un’Isola e che quindi il mare e la terra interagiscono da tutti i lati, raccogliendo eccellenze frutto della nostra cucina ed identità. La cucina siciliana nel mondo - prosegue - è tra le più apprezzate: per l’evoluzione storica della nostra Isola è un po' la cucina di tutti. Tutti ci hanno lasciato qualcosa, tutti ci hanno insegnato qualcosa. Questo sapere coniugato con la biodiversità di un’Isola unica al mondo crea una magia». Barbera è da sempre impegnato nella promozione delle eccellenze del territorio, mai vere e proprie protagoniste di un’azione politica decisa. Allora bisogna rimboccarsi le maniche e creare da sé quegli eventi e manifestazioni che possano avvicinare e attrarre tutti i palati, ecco perché la scelta di concentrare tutto in pochi giorni, «per non essere dispersivi», e in un luogo «dove il turismo è ogni anno in crescita, c’è una grandissima attrazione per le Eolie, deputate a diventare patrimonio Unesco», sottolinea Barbera. Che poi pungola la politica: «Noi abbiamo lanciato più di un messaggio, magari fino ad ora non è stata la priorità di questa politica. È un po' come quei messaggi in bottiglia che navigano nel mare e prima o poi arrivano in una spiaggia lontana: ecco, speriamo che venga raccolto dalla persona giusta». La regata partirà da Capo d’Orlando e con sé la barca porterà anche i primi risultati legati allo studio sull’olio d’oliva, «un progetto fortemente voluto con Unipa - spiega ancora Barbera - nel quale stiamo sperimentando la somministrazione di olii particolarmente nutraceutici, prodotti con sistemi innovativi per estrarre dalle olive le sostanze benefiche. Vogliamo vedere quali benefici possa avere sulla salute dei pazienti». Lo studio è condotto dalla professoressa Lydia Gianni Trapani, docente e membro dell’unità operativa di Medicina interna del Policlinico universitario di Palermo: «Quanto faccia bene nella dieta mediterranea l’olio d’oliva non è mai stato studiato con i metodi scientifici - spiega -, ed è proprio questo l’obiettivo: vedere una determinata dose inserita in una dieta standardizzata in un gruppo di pazienti con sindrome metabolica cosa potesse determinare nella variazione dei parametri come l’indice di massa corporea, lipidi ematici, pressione, insomma i determinanti del diabete». Lo studio è del tipo randomizzato in doppio ceco, «significa - spiega la professoressa - che noi non sapevamo cosa stavamo somministrando ai pazienti, se la quota di olio ricco di polifenoli o un olio standard». Questo si scoprirà alla fine dello studio, che durerà fino ad ottobre 2023, ma già si vedono i primi risultati: «Si è già osservata una riduzione di questi parametri - sottolinea Trapani -, in particolare nei soggetti con regime alimentare controllato e l’olio ricco di polifenoli».