Inclusione sociale, innovazione digitale, sostenibilità dei servizi e della mobilità e pedemontana percorribile entro 8 anni. Le direttrici del nuovo ciclo di finanziamenti Pon Metro (3 miliardi destinati al sud e da suddividere), che dovrà caratterizzare Palermo, schiacciano l’occhio al futuro. Che non sarà poi così lontano: linea di traguardo fissata al 2030, e dal foyer del Teatro Massimo il sindaco Roberto Lagalla, insieme all’assessore alla Mobilità Maurizio Carta, all'assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, al sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti e al presidente per la Zes Sicilia occidentale, Carlo Amenta, lanciano la sfida per la città, consapevoli di avere la responsabilità di immaginare come allocare le nuove risorse. Sarà opportuno selezionare gli interventi e capire dove spostare le somme, individuando le opere più urgenti tra cui «il sistema costiero tutto, non solo l’area portuale - commenta Carta -, la costa è importante e li sono collocate importanti aree di recupero, pensiamo alla Chimica Arenella, la Manifattura Tabacchi o le grandi fabbriche di mattoni. Poi ci sono i grandi attrattori culturali, come il centro congressi e la rigenerazione di grande aree dimesse come la stessa Fiera del Mediterraneo, l’ex stazione Sampolo e tutto il tema di ripensamento del nodo Notarbartolo». Insomma, non sono pochi i luoghi dove è necessario fare interventi strategici, che possano poi mettere in moto un meccanismo di trasformazione ad ampio respiro. Gettando un occhio al passato, però, «Palermo ha portato risultati brillanti - sottolinea Butti - sia per l’installazione della banda larga (come la nuova rete di telecomunicazioni Open Fiber, ndr), sia per la digitalizzazione della pubblica amministrazione». Il sottosegretario ha poi affrontato il tema dell’intelligenza artificiale, «una questione che sta impegnando anche il parlamento europeo, che discute di una prospettiva etica dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale condivisa dal governo. Occorre rivedere la strategia. Nel frattempo dobbiamo rendere facile relazionarsi con la pubblica amministrazione: si tratta di mettere insieme queste esigenze». Tra queste, però, spicca la tutela dei dati dei cittadini: ormai ogni anno la pubblica amministrazione subisce milioni di attacchi, «dunque dovremmo dotarci delle tecnologie necessarie e indispensabili». Ad aprire la giornata, il sindaco, che ha sottolineato come «l’amministrazione sta lavorando, puntando sul Pnrr, all'attrazione di investimenti attraverso il volano del turismo e del funzionamento di porto e aeroporto, alla digitalizzazione che costruisce vettore dell’immediato futuro grazie al lavoro di Sispi». Insomma, si prova a disegnare la nuova città di Palermo, quella del futuro, che dovrà anche vedere sorgere nuove infrastrutture, ormai necessarie: «La progettazione preliminare della Pedemontana, finanziata negli ultimi mesi - ha svelato Aricò -, sarà pronta a luglio. Si tratta di un’opera che varrà oltre un miliardo di euro: oltre 20 chilometri di strada, di cui la metà in galleria. Proprio i nostri cellulari che abbiamo in mano stanno disegnando il nuovo percorso, che orientativamente sarà pronto nell’arco dei prossimi otto anni». Nel video Butti, Amenta, Lagalla e Aricó.