Molte famiglie stanno chiamando lo sportello di Federconsumatori Palermo preoccupate, in quanto collegandosi con il portale dell’Inps trovano la loro domanda per ottenere il bonus nido ancora nello stato «da istruire». Si tratta di domande caricate sin dai primi di marzo 2023. Infatti, la piattaforma del servizio online ha permesso di caricare la richiesta a sistema verso fine febbraio. Le varie ricevute di pagamento possono essere caricate in itinere.
«Le segnalazioni, piuttosto numerose, riguardano proprio la mancata lavorazione delle richieste caricate direttamente dalle famiglie sul portale Inps», denuncia Giuseppe Lo Bello, presidente Federconsumatori Palermo. «La mancata lavorazione non permette alle famiglie di controllare se la loro domanda è stata accolta o respinta».
Il bonus nido è una misura di sostegno alle famiglie, per ciascun bambino sotto i tre anni, introdotta nel 2017 e ormai passata a regime; eroga un contributo per il pagamento delle rette degli asilo nido, sia pubblici che privati autorizzati, oppure per la assistenza familiare, sempre per bambini fino a tre anni che non possono frequentare il nido per gravi patologie. L'importo del contributo/bonus è determinato dall’Isee familiare.
«Si fa un gran parlare di denatalità e di voler incentivare le famiglie a fare figli, Bene, si cerchi, intanto, di essere tempestivi nell’aiutare le famiglie che i figli li hanno già fatti», conclude Lillo Vizzini di Federconsumatori. Federconsumatori chiederà un incontro con il presidente del Comitato Provinciale e con il direttore dell’Inps per sollecitare la immediata lavorazione ed erogazione delle prestazioni.
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