Si avvicina il via alla gara per il completamento della seconda fase dell’anello ferroviario. Il tratto che collegherà piazza Politeama alla stazione Palermo Notarbartolo, dal valore di 140 milioni di euro, andrà in gara tra settembre e ottobre. Tutti i passaggi burocratici sono stati superati. Sono alcune delle novità emerse nell’incontro che si è svolto ieri tra le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali (in video call) di Fillea Filca e Feneal e il commissario Christian Colaneri, dirigente Rfi spa, nominato il 9 maggio scorso dal governo per il completamento del secondo lotto dell’anello ferroviario di Palermo, opera inserita nel Pnrr, e per l’ammodernamento della tratta Caltagirone Gela. Un cantiere infinito che, tra varie vicissitudini, va avanti dal 2014. In origine l’opera era stata appaltata da Rfi alla Tecnis; nel settembre 2019 è passata alla D’Agostino Costruzioni. “Da queste prime positive interlocuzioni con il commissario, registriamo un’accelerazione: tutti gli step sono stati completati e adesso si può andare spediti verso la gara e l’assegnazione dell’opera – dichiara il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – A fine dicembre è arrivata la valutazione di congruità dell’impatto ambientale del progetto da parte della commissione tecnico scientifica della Regione siciliana. Il consiglio comunale ha approvato la variante al Prg per la fermata Turrisi. E si è già svolta la conferenza di servizio propedeutica alla messa in gara dell’opera. Ragion per cui si prevede dopo l’estate la gara d’appalto e entro l’anno l’affidamento dei lavori che, verosimilmente, potrebbero partire nella primavera del 2024. Al momento i lavori stanno interessando la prima fase dell’anello, da Giachery al Politeama”. In totale i lavori di questo secondo lotto che consentiranno di chiudere l’anello ferroviario dureranno a 4 anni e coinvolgeranno circa 100 operai diretti. In quest’ultimo tratto tra il Politeama e la stazione Notarbartolo, sarà realizzata una galleria naturale di 817 metri mediante scavo meccanizzato lungo la via Malaspina. E poi: la fermata Turrisi Colonna e un’altra galleria artificiale tra la fermata e la galleria esistente. “Il completamento di quest’opera diventa fondamentale per mettere a regime un’infrastruttura integrata di trasporto che collegherà il centro città con una stazione periferica, la Notarbartolo, alla quale si agganceranno le linee tram – aggiunge Ceraulo - In prospettiva chi viene in treno all’aeroporto, scende alla stazione Notarbartolo e prende la metro che lo porta al Politeama, a Turrisi Colonna o al porto. Un’opera importantissima. E chiaro che come Fillea Cgil auspichiamo che gli 80 lavoratori della D’Agostino, che oggi sono impegnati nella fase di completamento del primo lotto, possano agganciarsi ai nuovi lavori e mettere a disposizione dell’impresa aggiudicatrice del secondo lotto il loro bagaglio di competenze, considerato che tra un anno il primo lotto dovrebbe essere già definitivamente concluso”.