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Palermo, a preoccupare i commercianti sono principalmente l'usura e i furti

L’indagine sulla percezione dei fenomeni criminali è stata realizzata tra il 17 febbraio e il 3 marzo 2023 su un campione statisticamente rappresentativo di 3.200 interviste

Patrizia Di Dio

A Palermo è sempre l’usura la principale preoccupazione per le imprese del terziario, tanto più dopo il periodo di crisi legato alla pandemia e alla grave crisi economica. L’usura è il fenomeno criminale percepito in maggior crescita (per il 25,9%, seguito dall’abusivismo con il 15,8%). Inoltre, è più accentuato a Palermo il dato sull'aumento dei furti (21,6% rispetto al dato nazionale del 19,8%). Ma a fronte di una maggiore consapevolezza diretta di fenomeni di usura o estorsione nella propria zona di attività (31,9% contro una media nazionale del 21,4%), il 65,9% delle imprese ritiene che i tentativi di estorsione vadano denunciati (la media nazionale è del 59,4%).

I dati sono contenuti nell’indagine, realizzata tra il 17 febbraio e il 3 marzo 2023 su un campione statisticamente rappresentativo di 3.200 interviste, in collaborazione con Fonte Research, presentata in occasione della decima edizione della giornata nazionale di Confcommercio Legalità, ci piace con l’obiettivo di rilevare e descrivere la diffusione di alcuni dei fenomeni criminali che più di altri condizionano l'andamento e lo sviluppo delle imprese.

Cresce a Palermo anche la fiducia nell’associazione di categoria, che il 16,4% del campione intervistato (13,3% a livello nazionale) ritiene vicina a commercianti ed imprenditori minacciati dalla criminalità. «Sono lieta - dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo e vicepresidente nazionale con incarico alla sicurezza e legalità - che sia stato percepito in maniera netta l’impegno profuso nell’essere vicini agli imprenditori minacciati dalla criminalità». Dall’indagine emerge anche un altro dato rilevante, che riguarda Palermo: il 69% delle imprese si ritiene «molto o abbastanza» penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione (dato superiore alla media nazionale del 65,1% e in linea con il dato del Sud e Isole, 68,9%). Il 16,8% delle imprese di Palermo ha dichiarato che la qualità della vita è peggiorata nel corso dell’ultimo biennio (valore inferiore alla media nazionale pari al 17,8%). Le principali cause sono imputate alla diminuzione del reddito della popolazione, diminuzione della sicurezza personale e impoverimento dell’offerta formativa.

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