
Italvolt Spa sposta da Ivrea a Termini Imerese il suo ambizioso progetto di gigafactory da 3,5 miliardi di euro. Domani (mercoledì 15 marzo) l’amministratore delegato, lo svedese Lars Carlstrom, presenterà la sua proposta per lo stabilimento ex Blutec (ed ex Fiat) al sindaco, ai consiglieri comunali, ai deputati regionali e politici del comprensorio e ai sindacati. La società, operativa dal 2021, intende produrre batterie elettriche: il progetto di realizzare la fabbrica nell’ex Olivetti ad Ivrea non mai è decollato nonostante l’accordo sottoscritto con Prelios, da qui la scelta del management di spostarlo dal Piemonte in Sicilia. L’incontro è in programma alle 10.
L’ex Blutec è in amministrazione da quattro anni: i commissari straordinari stanno predisponendo il bando per l'assegnazione dell’area industriale che potrebbe essere pubblicato dopo la convocazione del tavolo, previsto i primi giorni di aprile, al ministero per le Imprese e il made in Italy che dovrebbe dare anche il via libera all’accordo di programma per l’area industriale complessa di Termini Imerese. Il primo a farsi avanti per l’ex Blutec è stato l'imprenditore ucraino Sergey Shapran, che intende realizzare una fabbrica per la produzione di alluminio, investendo nella fase iniziale 50 milioni di capitali propri e assorbendo almeno 300 lavoratori.
I sindacati intanto chiedono «un incontro urgente per la vertenza Blutec, in particolare per il sito di Termini Imerese». La richiesta è stata inoltrata al ministero delle Imprese e del Made in Italy da Fim, Fiom e Uilm. I sindacati «ritengono inoltre utile la presenza al tavolo del ministero del Lavoro, di Invitalia e della Regione Siciliana».
Caricamento commenti
Commenta la notizia