Via libera alla transazione fiscale della Mondialpol Security Spa. A deciderlo è stato il tribunale di Termini Imerese che ha omologato la proposta presentata dall’operatore, attivo da oltre cinquant’anni del settore della vigilanza privata. Il tribunale ha così concesso la ristrutturazione dei debiti tributari e contributivi della società, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato tributarista Alessandro Dagnino, socio fondatore di Lexia Avvocati, che ha curato la procedura, al fine di ottenere l’omologa del piano predisposto da Claudio Ferone, tax director di PwC Tls Avvocati e Commercialisti e attestato dal prof. Massimo Costa, ordinario di economia aziendale nell’Università di Palermo. Grazie al giudizio di omologazione, all’impresa viene riconosciuta una riduzione dei debiti tributari e contributivi da 18,5 milioni a 14 milioni di euro. La somma verrà versata allo Stato in 13 anni e mezzo con rate semestrali, consentendo la regolare prosecuzione dell’attività dell’impresa e assicurando anche la tranquillità delle famiglie degli oltre 500 lavoratori, ai quali la società è sempre riuscita a garantire il tempestivo pagamento degli stipendi. Il successo della procedura arriva dopo che nell’aprile del 2021 l’impresa ha avviato l’iter previsto dalla legge per la risoluzione delle tensioni nella gestione degli ordinari flussi di liquidità verso l’Erario. L’accordo di ristrutturazione è stato approvato dai giudici Raimondo Loforti (Presidente), Daniele Salvatore Abbate e Giovanna Debernardi (relatrice), malgrado il dissenso di Inps e Agenzia delle Entrate. Al tribunale, si legge nel decreto, spetta la «valutazione ultima circa la convenienza economica dell’accordo rispetto all’alternativa fallimentare, stante il necessario bilanciamento tra, da un lato, gli interessi sottesi al corretto e buon funzionamento della pubblica amministrazione e, dall’altro lato, l’esigenza di garantire, proprio mediante il ricorso alle procedure concorsuali, la conservazione e la salvaguardia dei valori e delle potenzialità dell’azienda». “Si tratta della prima applicazione nel nostro territorio, e una delle prime in Italia, dell’istituto del cram down su debiti sia tributari che contributivi, che consente di ottenere l’omologa forzosa delle proposte non assentite da Agenzia delle entrate e Inps. Una decisione destinata a far giurisprudenza», afferma l’avvocato Alessandro Dagnino.