Inserire nel circuito aziendale laureandi e laureati specializzati nella gestione della compliance e dei modelli di organizzazione 231 per la prevenzione dei rischi e delle contestazioni di reato. È con questo obiettivo che oggi il presidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno, e il direttore del Dipartimento Dems DEMS dell’Università degli studi di Palermo, Costantino Visconti, hanno siglato un’intesa grazie alla quale verrà offerta agli studenti la possibilità di effettuare tirocini curriculari, stage, project work e tesi da svolgere presso le aziende associate a Sicindustria, ma anche la condivisione dei curricula degli studenti e laureati da non più di 12 mesi al fine di favorirne l’assunzione nelle aziende.
“Il nostro Dipartimento – spiega Visconti – dopo aver avviato un serio confronto con diverse imprese, ha colto la sfida di avviare una laurea magistrale del tutto nuova in Compliance, Sviluppo aziendale e Prevenzione del Crimine. Una specializzazione che mira a formare figure professionali capaci di governare in chiave sistemica la progettazione e l’implementazione di misure volte alla prevenzione dei rischi e delle contestazioni di eventuali reati (ambientali, salute e sicurezza del lavoro, fiscali, societari, cyber, corruzione, infiltrazioni criminali), in un quadro di miglioramento continuo della performance”.
Un corso che in soli cinque anni ha garantito l’occupabilità di quasi tutti i laureati. “Il 90% dei neo-laureati – continua Visconti – viene assunto entro 6 mesi dal conseguimento del titolo, per metà da primarie società di consulenza come PwC, E&Y, Deloitte, BDO e la parte restante dalle aziende presso cui sono stati realizzati i tirocini. Tuttavia, desideriamo andare oltre e l’intesa con Sicindustria punta proprio a compiere un ulteriore passo in avanti, ossia contaminare con le professionalità acquisite dai nostri giovani le aziende del territorio siciliano, attualmente destinatarie solo in modo residuale del bacino dei laureati”.
“Sicindustria – afferma Bongiorno – è fermamente convinta che il mondo produttivo e quello della formazione debbano camminare insieme. I professionisti della Compliance aziendale e dei modelli di organizzazione 231 che rappresentano uno scudo a protezione delle aziende contro rischi e contestazioni di eventuali reati sono sempre più necessari ma spesso si fatica a reperirli. La sfida è quella di diffondere in azienda la cultura della prevenzione e della gestione dei rischi adottando una logica che non sia improntata all’adempimento cartaceo, ma al reale supporto del business: dalla selezione di fornitori e partner affidabili sotto il profilo economico, produttivo e reputazionale, alla scelta di collaboratori con adeguate professionalità necessarie a gestire la complessità delle attività aziendali quotidiane”.
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