Gli interessi non erano dovuti, la banca dovrà risarcire quasi 17 mila euro al cliente. Il tribunale ha condannato la banca perchè nel contratto era stato indicato un tasso più basso di quello effettivamente applicato. Il giudice ha accolto la protesta dell’uomo, assistito dall’avvocato Andrea Pace: lamentava che il costo di una polizza assicurativa, che la banca dichiarava facoltativa, era invece obbligatoria e collegata con il prestito personale ricevuto di 30.000 euro, della stessa durata, e pertanto doveva essere inserita nel calcolo del tasso del contratto che la banca dichiarava al 12,22 %, mentre invece saliva al 15% circa. «La banca ha violato l’articolo 125/bis del Testo unico bancario - spiega Pace - prevede che in questo caso non sono più dovuti gli interessi stabiliti nel contratto di prestito personale ma vengono sostituiti dal tasso minimo dei Bot annuali, molto più basso, e pertanto il giudice ha condannato la banca a restituire quasi 17 mila euro di interessi pagati in più perché non dovuti». Il giudice ha infatti accertato che «occorre osservare come ricorrano tutti gli indici richiesti dalla giurisprudenza al fine di ritenere come obbligatoria la polizza oggetto di causa». «Si deve osservare al riguardo - recita la sentenza - che l’assicurazione: è stata stipulata contestualmente alla conclusione del contratto di finanziamento; ha la stessa durata di quest’ultimo; ha la funzione di copertura del credito; la determinazione dell’indennizzo è stata effettuata in funzione del debito residuo». «È ormai diventata prassi costante -, conclude Andrea Pace -, che i giudici aiutino i consumatori a cui banche e finanziarie hanno fatto pagare interessi non dovuti, richiedendo assicurazioni costosissime e non necessarie, che aumentano l’importo complessivo da restituire. Raccomando pertanto a tutti che prima di sottoscrivere un contratto di prestito personale od al consumo, devono dichiarare se sono d’accordo o meno ad accettare il costo di un’assicurazione». Peraltro, un’indagine approfondita dell’ufficio studi dello Sportello Tutela Credito, associazione a cui si era rivolto il consumatore per essere assistito contro la Banca, rivela che sono oltre trecentomila i siciliani che possono ottenere i rimborsi.