Il Comune di Palermo e le organizzazioni sindacali hanno firmato ieri pomeriggio il contratto collettivo decentrato per il 2022 del personale comunale. Con la sottoscrizione dell’accordo vengono distribuite risorse obbligatorie per una serie di attività eseguite dal comparto dei circa 5 mila dipendenti del Comune e previste dal contratto nazionale del lavoro: dalle indennità di turno alla reperibilità, dal disagio ai servizi esterni della polizia municipale. Per il contratto del 2022 sono a disposizione 15 milioni e 395 mila euro di fondi di bilancio. L’ultimo contratto annuale collettivo decentrato firmato da tutte le organizzazioni sindacali è stato sottoscritto nel 2006. Per questo accordo, inoltre, il Comune ha proposto l’effettuazione di una Progressione economica orizzontale (Peo) per circa il 50% del personale. Per quanto riguarda questo aspetto, l’ultima progressione economica prevista dall’amministrazione comunale risaliva al 2009. Per l’altra metà del personale, invece, le parti si impegnano per l’ulteriore prosecuzione della Peo per il 2023, laddove saranno utilizzati fondi disponibili. «Ringrazio gli uffici del Comune e tutte le organizzazioni sindacali - afferma il sindaco di Palermo Roberto Lagalla - per la collaborazione che ha portato a questo accordo importante che, inoltre, riconosce al personale una progressione economica orizzontale. - Sono contento dell’esito di questa trattativa perché tiene conto di due aspetti cardine per me fondamentali: riconoscere ai lavoratori le gratificazioni e, in secondo luogo, dimostrare che le risorse destinate ai dipendenti è proprio al personale che devono costantemente ritornare. Da parte mia, chiederò sempre ai lavoratori un costante e leale confronto». «Siamo molto soddisfatti - dicono Mario Basile (Cisl Fp), Lillo Sanfratello (Cgil Fp), Ilioneo Martinez (Uil Fpl) e Nicolò Scaglione (Csa-Cisal) - perché finalmente, dopo 13 anni, al Comune si sbloccano le progressioni orizzontali: una prima tranche, che riguarda il 50% dei lavoratori, ossia circa 2.500 persone, verrà realizzata entro dicembre mentre una seconda tranche è in programma entro il 2023. Dal prossimo anno, inoltre, per i part-time non verrà più riparametrata la quota C della performance finora legata all’orario di lavoro, il che comporterà più soldi in busta paga per questi lavoratori».