«Sottoscritto l’accordo per il passaggio da part time a full time per tutti i lavoratori in servizio presso la Sas». Ad annunciarlo sono i segretari e responsabili sindacali della Fp Cgil Gaetano Agliozzo e Franco Campagna, della Cisl Fp Paolo Montera e Alfredo Piede, della Fisascat Cisl Mimma Calabrò , dei Cobas Codir Dario Matranga, Marcello Minio e Michele D’Amico, del Sadirs Ursas Fulvio Pantano e David Fell; forze sindacali che detengono circa l’80% della rappresentatività sindacale dei lavoratori della società consortile partecipata dalla Regione.
Deciso nell’ultima legge varata dall’Ars prima delle elezioni, il passaggio full time nella partecipata della Regione riguarderà 200 custodi dei beni culturali (biblioteche, parchi e musei) e 130 tra funzionari e istruttori in servizio presso le strutture della Regione come gli assessorati all’Economia, al Territorio e all’Ambiente e all’Energia. Il tempo pieno scatterà dal primo novembre. Ad accelerare il percorso che ha portato all’aumento delle ore il via libera alla norma deciso dal Consiglio dei Ministri che nell’impugnativa della legge sulle "variazioni di bilancio» non ha rinvenuto alcuna questione di illegittimità costituzionale. "Si tratta - affermano i sindacalisti - di un momento importante perché risolve uno dei tanti dossier aperti del pubblico impiego regionali, un dossier che ormai era aperto da oltre un decennio. Oggi, si dà dignità a lavoratori che sono stati spesso impegnati negli uffici della Regione senza godere degli stessi diritti dei colleghi. Inoltre, grazie al passaggio a tempo pieno, si rafforza il personale in servizio nei siti culturali e in alcuni importanti uffici della Regione. Sono forze maggiori per lavorare alle tante emergenze della Sicilia e all’attuazione del Pnrr nell’Isola».
Vincenzo Figuccia, deputato regionale di Lega-Prima l’Italia, dice: «Un passo avanti per la valorizzazione e fruizione dell’immenso patrimonio culturale della Sicilia grazie all’accordo sottoscritto dalla Sas, società partecipata della Regione, che prevede l’impiego da part time a full time per 330 lavoratori da sempre destinati ai servizi aggiuntivi dei musei, dei parchi archeologici, dei Beni Culturali e dei servizi amministrativi nei Dipartimenti. Esprimo la mia soddisfazione per l’esito della vertenza che anche i sindacati hanno seguito con molta attenzione e che consente l'impiego a tempo pieno dei lavoratori dell’ex bacino Spatafora grazie ad una norma specifica, da me fortemente voluta nell’ultima manovra finanziaria, finalizzata all’estensione delle ore settimanali di lavoro a questo personale».
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